Le donne africane si fanno strada nel mercato agricolo grazie al digitale

di claudia
agricoltura

di Claudia Volonterio

L’agricoltura in Africa è (anche) una questione femminile. Circa il 70 per cento del cibo del continente è prodotto dalle donne, le quali costituiscono quasi la metà della forza lavoro impiegata in ambito agricolo, settore al centro di molte economie dell’Africa. Nonostante ciò, le donne del continente non riescono ancora ad essere in proporzione delle leader dell’agrobusinness. Il divario con gli uomini può essere colmato dall’acquisizione di maggiori competenze tecnologiche e digitali, che potrebbero portare ad una svolta.

Secondo quanto riporta il sito d’informazione sudafricano Daily Maverick, la digitalizzazione nel settore agricolo ha un impatto sull’agricoltura da non sottovalutare. Per questo, se le donne riescono a conquistare competenze in merito, acquisiscono un valore aggiunto che può permettere loro di sconfiggere ogni divario di genere in ambito agricolo e nella produzione di materie prime, facendosi strada come imprenditrici del settore. Una formazione tecnologica è anche un utile porta d’accesso alle migliaia di informazioni che circolano in rete sull’argomento e un modo per confrontarsi con chi lavora nell’ambito verso una costruzione di una rete sempre più proficua. Le agricoltrici che sono connesse digitalmente possono avere accesso a diverse informazioni in tempo reale su ciò che le loro controparti stanno producendo in tutte le parti dell’Africa, oltre ad avere una finestra sui nuovi mercati e servizi finanziari digitali.

Per supportare sempre più donne a migliorare le proprie competenze digitali e diventare imprenditrici dell’agrobusinnes sono nate nell’ultimo periodo diverse iniziative in tutto il continente:

Tra queste emergono la Momentum Metropolitan Foundation (MMF) e Agri Enterprises’ Women in Farming, le quali si propongono di responsabilizzare le imprenditrici agricole in Sudafrica, attraverso competenze digitali migliorate, creare posti di lavoro e generare reddito per le loro famiglie.

Spostandoci in Uganda, nel Paese è attiva la rete Women of Uganda che offre formazione a più di cento donne in ambito agricolo e aziendale, formandole in particolare sulla mappatura digitale degli orti e su una ricerca efficace dei mercati. Sempre in Uganda, interessante l’iniziativa M-Omulimisa la quale fornisce agli agricoltori informazioni e soluzioni tempestive sull’agricoltura nelle lingue locali tramite telefoni cellulari .

In Ruanda opera “Buy-From-Women“. Il programma ha avuto successo per l’idea di fornire piattaforme abilitate digitalmente che collegano queste donne alle informazioni sull’agrobusiness, agli strumenti finanziari e ai mercati dei prodotti.

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