La fortunata serie ivoriana che ispira le giovani donne del futuro

di claudia

di Claudia Volonterio

Raccontare l’Africa con la forza comunicativa della graphic novel: questo il primo intento della scrittrice ivoriana Marguerite Abouet, quando ha creato la fortunata serie “Aya de Yopougon”, oggi al settimo volume. Illustrata dall’artista francese Clément Oubrerie, è stata tradotta in 15 lingue ed adattata per la televisione e il cinema. I suoi personaggi Aya e Akissi spopolano tra i più giovani, che riescono a rispecchiarsi in loro. Attraverso le loro avventure l’autrice vuole lanciare un messaggio soprattutto alle bambine, per accompagnarle nel diventare donne libere e indipendenti.

“Ho creato i miei personaggi per dare ai giovani un’altra immagine dell’Africa che non vedono spesso”, racconta a Rfi la scrittrice ivoriana Marguerite Abouet, 52 anni, nata ad Abdjan e trasferitasi poi a Parigi a dodici anni. Conosciuta in Costa d’Avorio, Senegal e Francia, la fama Abouet è in ascesa e tantissimi appassionati sono venuti al festival internazionale del fumetto di Angoulême che si è svolto a gennaio solo per incontrarla. Le sue opere sono diventate una serie, Aya de Yopougon, che ha riscosso un grande successo di pubblico tra i più giovani. I motivi risiedono probabilmente nel motore che ha portato la scrittrice a realizzare la serie. Ricorda infatti a Rfi del suo arrivo in Francia e di come nessuno avesse un’idea chiara di come fosse l’Africa, quando invece lei ce l’aveva fin da piccola del mondo occidentale grazie alle serie tv. I suoi libri nascono per raccontare la sua infanzia e permettere ai piccoli lettori di oggi di ritrovare se stessi tra le sue immagini e parole.

Marguerite Abouet

Questa sua prima missione di voler raccontare l’Africa è diventata più specifica negli anni, rivolgendosi in particolare alle bambine, cercando di lanciare loro un messaggio. La scrittrice, cresciuta con modelli di donne forti come la cantante sudafricana Miriam Makeba, ci tiene a trasmettere loro un messaggio simile e lo fa attraverso i suoi personaggi. “Educare le ragazze è la mia causa perché, come tutti sappiamo, non è facile essere una ragazza oggi in Africa, o in qualsiasi altro posto”, ribadisce a Rfi.

Non solo graphic novel. L’impegno attivista ed educativo di Abouet si traduce anche nella sua organizzazione senza scopo di lucro “Des Livres pour Tous” (Libri per tutti). Con l’associazione ha fondato cinque biblioteche in Costa d’Avorio per condividere l’amore per la lettura con i bambini che non hanno facile accesso ai libri, dove quest’ultimi possono fare anche altre attività educative legate all’arte e all’ambiente.

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