Kenya, violente manifestazioni in corso a Nairobi

di claudia

Mattinata difficile oggi a Nairobi, dove la polizia ha respinto a colpi di gas lacrimogeno una manifestazione di protesta nel ghetto di Kibera, dove sono stati dati alle fiamme centinaia di copertoni d’auto, mentre tutte le attività nel Central business district della città sono state chiuse per precauzione. Il centro della città è attualmente bloccato dalla polizia, molte scuole sono rimaste chiuse e qualche politico dell’opposizione afferma di aver subito la disabilitazione del proprio account Twitter.

Vicino al Toi market di Kibera, il più grande slum di Nairobi, una persona è stata colpita da colpi di arma da fuoco e secondo il corrispondente della Bbc si tratterebbe di un meccanico, non di un manifestante, colpito per errore. L’uomo, ferito, è stato portato in ospedale a bordo di una motocicletta e non si hanno certezze sul suo attuale stato di salute. Nel centro, sulla principale Kenyatta Avenue, ci sono stati feroci scontri tra polizia e manifestanti, alcuni dei quali lanciano grosse pietre contro gli agenti di sicurezza.

Il leader dell’opposizione, Raila Odinga, da settimane soffia sul fuoco delle polemiche post-elettorali, invocando proteste a livello nazionale contro il presidente William Ruto e il suo governo per quelle che ha definito “elezioni rubate” e contro l’alto costo della vita, che è la vera ragione alla base delle proteste. Ieri Odinga, in un ultimo appello prima della manifestazione di oggi, ha invitato i suoi sostenitori a prendere parte alle proteste e marciare sui palazzi del potere nel centro di Nairobi, sulla falsariga di Donald Trump durante le proteste al Campidoglio quando fu sconfitto da Biden: “Da quando Ruto ha prestato giuramento sei mesi fa ha continuato a governare questo paese con molto disprezzo, molti keniani non possono sopportare il costo della vita; molte persone muoiono a causa della mancanza di cibo”, ha detto ieri Odinga durante una piccola manifestazione a Nairobi.

Le proteste dello sfidante di Ruto tuttavia tornano sempre sulla sconfitta elettorale, chiedendo l’interruzione del processo in corso di nomina di nuovi commissari elettorali e l’apertura dei server della commissione elettorale per il controllo dei dati. Per tutta risposta Ruto ha fatto sapere che non permetterà a nessuno di “incitare alla violenza” ma ha anche promesso di proteggere i manifestanti e coloro che invece non parteciperanno alle manifestazioni: “Odinga non ha motivo di terrorizzare il Paese con la violenza, le manifestazioni e il caos, gli agenti di polizia lavoreranno secondo la legge, assicureranno che i diritti di tutti siano protetti”. Ieri il ministro dell’interno Kithure Kindiki ha esortato i manifestanti a esercitare il loro diritto costituzionale di manifestare pacificamente e di rispettare i diritti degli altri.

Le recenti misure fiscali del governo e l’aumento dei prezzi del carburante hanno portato a un aumento dei prezzi del cibo e del carburante.

FOTO APERTURA: AFP

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