Kenya | Primo avvocato rastafariano

di Enrico Casale
avvocato rastafariano

In Kenya, ha prestato giuramento il primo avvocato rastafariano. Una cerimonia che segna la storia perché il movimento «rasta» è stato riconosciuto ufficialmente come una religione solo l’anno scorso dalla Corte suprema keniana. Fino ad allora, i fedeli si consideravano emarginati.

Mathenge Mukundi, questo il nome del legale, non indossa la tradizionale parrucca bianca, ma un turbante blu che raccoglie le sue trecce lunghissime (secondo i rasta i capelli rappresentano la fede quindi non li tagliano mai).

Il movimento rasta è nato negli anni Trenta in Giamaica. I suoi seguaci considerano Hailè Selassiè, l’ultimo imperatore dell’Etiopia, come sacro, «legittimo sovrano della Terra». Molti di loro dai Caraibi tornarono in Etiopia, considerata la terra promessa, e si insediarono in una tenuta che il negus regalò loro. Vennero poi perseguitati dal regime comunista di Manghistu Hailè Mariam ma non abbandonarono il Paese.

Anche in Kenya esiste una piccola comunità rastafariana. La vita dei fedeli è cambiata l’anno scorso quando la giustizia ha riconosciuto il loro movimento come religione, garantendo i diritti costituzionali. Una decisione storica che è seguita al licenziamento di una giovane ragazza rastafariana dalla sua scuola perché si era rifiutata di tagliarsi i capelli. La sua storia ha destato scandalo e ha acceso il web, fino ad arrivare davanti alla Corte suprema che ha li riconosciuti come comunità religiosa.

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