Kenya, nuovo attentato alla frontiera con la Somalia

di claudia
jihadisti

Quattro persone sono rimaste uccise ieri mentre stavano percorrendo una strada nella contea di Wajir, in Kenya. Il loro veicolo è stato investito da una bomba che era stata piazzata sul ciglio della carreggiata. I quattro stavano viaggiando su un mezzo che, secondo quanto riferiscono i media locali, trasportava generi alimentari. Il veicolo ha urtato un ordigno esplosivo improvvisato (Ied) che è esploso. La polizia ha detto che l’incidente è avvenuto intorno alle ore 11 a Erga lungo Wajir-Gerile Road, Wajir South e non lontano dal poroso confine tra Kenya e Somalia.

“Tutti i quattro occupanti sono morti. Le nostre squadre sono sul campo per perseguire chi ci sta dietro, ma chiediamo il supporto della gente del posto”, ha detto Rono Bunei, comandante della polizia regionale nella regione nord-orientale. La polizia sospetta che l’ordigno sia stato piazzato da militanti di al-Shabaab che, da anni ormai, operano nella zona.

L’incidente arriva tre giorni dopo che almeno 10 passeggeri sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti in un incidente simile lungo l’autostrada Arabia-Mandera. Il matatu stava portando un numero imprecisato di passeggeri a Mandera Town lunedì quando è stato investito da uno ordigno improvvisato.

I terroristi somali attaccano frequentemente aree nelle contee di Mandera, Wajir e Garissa. Negli ultimi anni ciò ha causato decine di morti e feriti sia tra i civili sia tra i funzionari della sicurezza.

I terroristi piazzano esplosivi sulle rotte utilizzate dai membri delle forze di sicurezza, ma anche nei pressi di antenne di comunicazione e altri luoghi strategici. Gli attacchi persistenti stanno causando forti danni all’economia della regione. I trasporti sono infatti stati bloccati poiché gli autotrasportatori temono di rimanere vittime degli attacchi e di perdere anche i loro preziosi carichi. Ciò ha colpito, tra l’altro, anche il settore dell’istruzione costringendo decine di insegnanti che non vivono in loco a fuggire.

La polizia ha organizzato operazioni di rastrellamento nelle aree per scoraggiare ulteriori attacchi. Finora non sono stati raggiunti grandi risultati. I miliziani di al-Shabaab si muovono agevolmente sul territorio, a volte aiutati dalla gente del posto. L’area si trova vicino al confine con la Somalia e i miliziani attraversano facilmente le frontiere e organizzano attacchi prima di scappare nuovamente in Somalia.

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