Il premier Conte: «Regeni, vogliamo la verità»

di Enrico Casale
Verità su Regeni

«Il primo incontro che abbiamo avuto io e il presidente Giuseppe Conte è stato con Abdel Fattah al-Sisi e ovviamente al centro dei colloqui c’è stato il caso di Giulio Regeni. Noi ci aspettiamo dall’Egitto risposte il prima possibile su come intendano colpire i colpevoli di quel delitto». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a New York. Il governo continuerà a impegnarsi fino a che «non ci sarà un chiaro epilogo della vicenda Regeni, la verità su tutta la vicenda e ovviamente i colpevoli puniti», ha aggiunto.

È tornato quindi alla ribalta nei colloqui tra il premier italiano e il presidente egiziano il caso del ricercatore italiano brutalmente ucciso in Egitto nel 2016. Dopo tre anni di tensioni tra i due Paesi, alle richieste di chiarimenti e di indagini serie da parte delle autorità italiane, Il Cairo ha sempre offerto dichiarazioni fumose, poco chiare. I responsabili dell’omicidio, che si sospetta essere membri delle forze di sicurezza, non sono mai stati portati davanti a un giudice per rispondere dell’assassinio.

Le condizioni del corpo, ritrovato vicino al Cairo in un fosso lungo l’autostrada per Alessandria, mostrarono evidenti segni di tortura, che si ipotizzò essere in relazione con i legami che Regeni si supponeva avesse con il movimento sindacale che si opponeva al governo del generale al-Sisi, legami che tuttavia non sono mai stati provati.

 

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