Il Burundi ha chiuso il confine con il Ruanda

di claudia

Il Burundi ha dichiarato di aver chiuso il confine con il Ruanda, due settimane dopo che il presidente Evariste Ndayishimiye ha accusato il Paese vicino di sostenere i ribelli. Lo riferiscono le agenzie internazionali.

“Abbiamo chiuso i nostri confini con il Ruanda” ha detto ieri il ministro dell’Interno, dello sviluppo comunitario e della pubblica sicurezza del Burundi, Martin Niteretse. Il ministro ha detto che il suo Paese sta sospendendo i rapporti diplomatici con il Ruanda, chiudendo il confine e deportando i cittadini ruandesi.

In risposta, il portavoce dell’ufficio del governo ruandese ha rilasciato una dichiarazione in cui si rammarica della chiusura unilaterale delle frontiere da parte del Burundi: “Il governo del Ruanda è venuto a conoscenza attraverso i resoconti dei media della decisione unilaterale del governo del Burundi di chiudere nuovamente i confini con il Ruanda. Questa infelice decisione limiterà la libera circolazione delle persone e delle merci tra i due Paesi e violerà i principi della politica regionale cooperazione e integrazione della Comunità dell’Africa orientale” si legge nella dichiarazione.

Alla fine di dicembre, Ndayishimiye ha accusato il Ruanda di ospitare i ribelli Red-Tabara, che hanno rivendicato l’attacco del 22 dicembre nella regione di confine tra Burundi e Repubblica democratica del Congo (Rdc), causando la morte di 20 persone e il ferimento di altre nove. Il Ruanda ha respinto le accuse.

Il gruppo ribelle Red-Tabara ha sede nella parte orientale della Rdc e combatte il governo del Burundi dal 2015.

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