Ghana, lo Stato contro i profeti di sventura

di claudia
profeti

Le autorità ghanesi stanno eseguendo una stretta contro chiunque venga ritenuto colpevole di aver creato “panico e tensione” attraverso profezie apocalittiche, che oggi rischia fino a 5 anni di carcere. L’iniziativa, avviata a dicembre per disincentivare a profezie disastrose in vista del nuovo anno, è stata rafforzata meno di una settimana fa, quando la Polizia ghanese ha emesso un comunicato stampa chiedendo a profeti e pastori di astenersi dalle loro clamorose e nefaste rivelazioni tutto l’anno, non solo il 31 dicembre.

di Andrea Spinelli Barrile

La polizia ha dichiarato che sta passando al setaccio tutti i sermoni più recenti e avverte che qualsiasi violazione sarà seguita da procedimenti legali. La polizia del Ghana afferma di voler porre fine alle dichiarazioni che potrebbero disturbare l’ordine pubblico. La stretta intende bloccare profezie come quella di un profeta che predisse un attentato terroristico durante la Coppa d’Africa.

All’interno della Chiesa protestante, alcuni accusano la polizia di voler dettare i sermoni ai pastori mentre altri, come il profeta Kofi Oduro, (foto di apertura) hanno detto che “la legge di Dio è al di sopra di quella degli uomini”. Sui social le opinioni sono divise: alcuni utenti si interrogano sull’importanza di questa caccia alle profezie apocalittiche mentre molti crimini restano impuniti mentre per altri le profezie di certi uomini di Dio “seminano paura”.

Molto nota fu la profezia del pastore Stephen Akwasi che, lo scorso ottobre, aveva predetto la morte della cantante ghanese Shatta Wale. Da quella profezia è nato un caso giudiziario che vede coinvolto lo stesso rapper e il suo entourage e che è finito sui giornali di tutto il mondo: il profeta aveva predetto che l’artista sarebbe stato fucilato e lo aveva esortato a pregare per evitare la tragedia. Di fronte all’indifferenza delle autorità, l’artista ha poi simulato la propria morte per sottolineare i difetti della legge ghanese e costringere le autorità a supervisionare i sermoni. 

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