Etiopia, intesa con Gibuti per export di bestiame

di claudia
ciad animali

Una delegazione etiope guidata dal ministro dell’Agricoltura, Oumer H. Oba, ha firmato ieri un memorandum d’intesa con Gibuti per “l’utilizzo del terminal del bestiame nel porto multiuso Doraleh di Gibuti”. Lo ha annunciato il ministero degli Affari Esteri etiope.

Mohammed Ahmed Awaleh, ministro dell’Agricoltura, dell’acqua, della pesca, del bestiame e delle risorse marine di Gibuti ha firmato il protocollo d’intesa a nome del suo governo. Il ministro ha promesso “l’impegno di Gibuti per l’effettiva attuazione del protocollo d’intesa”.

Parlando del protocollo d’intesa, il ministro Oumer ha affermato che “l’accordo apre la strada all’Etiopia, in quanto Paese leader per l’allevamento di bestiame, per utilizzare efficacemente le proprie risorse esportando animali vivi attraverso adeguati servizi di quarantena e ispezione e consentendo al Paese di beneficiare in modo significativo di la sua popolazione di bestiame apportando guadagni in valuta estera”. Ha anche espresso la “forte convinzione dell’Etiopia che il terminal sia operativo e funzioni in conformità con i termini del protocollo d’intesa, che richiede l’impegno congiunto di entrambi i paesi”.

L’Etiopia ha recentemente investito nella costruzione di una struttura di quarantena standard a Mille, nello Stato regionale di Afar, che si trova ai confini con Gibuti e non lontano dal porto. Il ministero degli Affari esteri etiope ha dichiarato che la stazione di quarantena “è stata anche recentemente accreditata, registrata e riconosciuta da ispettori del Regno dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti, consentendo la consegna efficiente di animali destinati all’esportazione mentre l’aspetto normativo rimane beni pubblici”.

Attualmente, l’Etiopia, non avendo sbocco al mare, dipende da Gibuti per il 95% delle sue importazioni ed esportazioni. I rapporti tra Addis Abeba e Gibuti sono ottimi, come testimonia l’accordo siglato ieri, però l’Etiopia sta anche cercando alternative per diversificare il rischio commerciale. Una delle strutture alla quale sta guardando con maggiore interesse è il nuovo terminal container, che il Somaliland, regione settentrionale autonoma della Somalia,  sta costruendo a Berbera. Hargeisa sta progettando anche una zona di libero scambio e una rete viaria per collegare l’infrastruttura proprio all’Etiopia.

Recentemente Addis Abeba ha anche sondato la possibilità di utilizzare maggiormente i porti keniani. Le tariffe, secondo gli operatori, sarebbero particolarmente convenienti rispetto a quelle applicate da Gibuti.

L’economia etiope ha ottenuto oltre 10 miliardi di dollari dall’esportazione di beni e servizi nell’anno fiscale 2021. Il primo ministro Abiy Ahmed, rivolgendosi ai legislatori il 7 luglio 2022, ha detto che oltre sei miliardi di dollari di questi proventi provengono dall’esportazione di servizi e il resto dall’esportazione di beni. Una crescita senza precedenti osservata nel decennio che permette al Paese di far fronte a 1,7 miliardi di dollari di debito estero. 

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