Etiopia, estesi di un giorno i colloqui di pace

di claudia

I colloqui di pace tra il governo etiope e i rappresentanti del fronte popolare di liberazione del Tigray vanno avanti a oltranza, mentre i comandanti militari elaborano i dettagli sul disarmo delle forze tigrine. Uno dei mediatori, parlando in condizione di anonimato, ha confermato al Washington Post la proroga a oggi. I colloqui, iniziati lunedì in Kenya, sarebbero dovuti terminare ieri.

I colloqui, guidati dall’Unione Africana, seguono la firma della scorsa settimana di “una cessazione permanente delle ostilità” nel conflitto, che si stima abbia provocato centinaia di migliaia di vittime.

L’accordo prevede il disarmo delle forze del Tigray entro poche settimane. C’è però preoccupazione per quando riguarda le forze dell’Eritrea e le milizie Amhara. Nell’accordo non è specificato quanto e come queste dovranno abbandonare il campo. In questo round di colloqui includono si è anche discusso del ripristino dei servizi di base come Internet, telecomunicazioni e servizi bancari nel Tigray che conta cinque milioni di abitanti, nonché la ripresa delle consegne di aiuti umanitari.

Le Nazioni Unite hanno affermato che, insieme ai partner, stavano ancora aspettando i permessi per poter accedere alla regione. Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha detto ai giornalisti che si aspettava che gli aiuti riprendano “immediatamente”.

Il capo negoziatore per il governo etiope, Redwan Hussein, ha affermato che “forse entro la fine di questa settimana o la metà della prossima” gli aiuti umanitari potranno nuovamente entrare nella regione.

Gli investigatori delle Nazioni Unite hanno affermato che le forze etiopi hanno deliberatamente fatto ricorso al divieto dell’accesso di cibo e farmaci come arma nel conflitto contro i tigrini. 

Condividi

Altre letture correlate: