Costa d’Avorio, convalidata la rielezione di Ouattara

di AFRICA
Ouattara

Il Consiglio costituzionale ha convalidato oggi la rielezione del presidente uscente Alassane Ouattara, 78 anni, per un controverso terzo mandato alla guida della Costa d’Avorio. Lo ha reso noto il presidente della suprema corte Mamadou Koné. Ouattara viene proclamato eletto al primo turno con il 94,27% dei voti. Il presidente del Consiglio costituzionale ha aggiunto di non avere rilevato nessuna grave irregolarità. L’opposizione ha boicottato lo scrutinio del 31 ottobre e ha impedito che si tenesse il voto in quasi 5.000 seggi. Koné ha anche sottolineato che non è stata presentata alcuna denuncia.

I dati

Non sorprende che il Consiglio costituzionale non abbia modificato nessuno dei risultati annunciati il ​​3 novembre dalla Commissione elettorale. Il tasso di partecipazione è stato del 53,90%. Ouattara ha raccolto 3.031.483 voti su un totale di 3.215.909 voti espressi in queste elezioni segnate dalla violenza. Solo 17.601 seggi hanno potuto aprire su circa 22.381; il numero degli elettori è così passato da 7.495.082 a 6.066.441 iscritti. Attivisti dell’opposizione hanno saccheggiato o impedito l’apertura di uffici. Secondo i risultati convalidati dal Consiglio costituzionale, il candidato indipendente Kouadio Konan Bertin è arrivato secondo con l’1,99% (64.011 voti). Gli altri due candidati avevano chiesto il boicottaggio ma hanno comunque ricevuto voti. L’ex presidente Henri Konan Bédié è arrivato terzo con l’1,66% (53.330 voti) e l’ex primo ministro Pascal Affi N’Guessan quarto con lo 0,99% (31.986 voti). L’opposizione, subito dopo il voto del 31 ottobre, ha annunciato la creazione di un “Consiglio nazionale di transizione” (CNT), non riconoscendo i risultati e l’elezione del presidente uscente. Diversi leader della stessa opposizione, tra cui il suo portavoce Affi N’Guessan, sono stati arrestati mentre altri come Henri Konan Bédié sono stati bloccati nelle loro case dalla polizia.

La genesi di una crisi

Eletto nel 2010, rieletto nel 2015, Alassane Ouattara ha annunciato a marzo di rinunciare a una nuova candidatura, prima di cambiare idea ad agosto, in seguito alla morte del suo delfino designato, il primo ministro Amadou Gon Coulibaly. La Costituzione ivoriana prevede un massimo di due mandati, ma il Consiglio costituzionale ha stabilito che con la nuova Costituzione adottata nel 2016 il contatore del mandato presidenziale è stato azzerato. Cosa contestata dall’opposizione. Almeno 14 persone sono morte durante le violenze esplose durante il voto e nei giorni successivi. Prima delle elezioni, circa trenta persone erano morte in disordini e violenze intercomunitarie. Il timore di un’escalation di violenza è forte, a dieci anni dalla crisi post-elettorale del 2010-2011 che ha provocato 3.000 morti.

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