Costa d’Avorio, apre il processo sull’attentato di Grand Bassam

di claudia
grand bassam

Si apre oggi ad Abidjan il processo contro gli autori dell’attentato di Grand-Bassam, primo attentato terroristico in Costa d’Avorio, che il 13 marzo 2016 costò la vita a 19 persone, di cui 16 civili e tre militari.

L’indagine ha portato all’arresto di quattro persone: l’autista che ha trasportato le armi, un uomo che ha perlustrato il locale e due persone che hanno ospitato il commando terrorista. Tra gli altri sospettati c’è Mimi Ould Baba, presentata dalla giustizia ivoriana come la sponsor di questo attentato: quest’ultima è in carcere in Mali. Troviamo anche anche Fawaz Ould Check, alias “Ibrahim 10”, condannato in Mali per l’attentato al bar-ristorante La Terrasse, e Kounta Dallah, presentato come uno degli artefici dell’attentato, ancora latitante nel Sahel.

Complessivamente, la giustizia ha accusato 18 persone di “atti terroristici”, “omicidio” e “detenzione illegale di armi”. Non tutti saranno presenti nel box degli imputati questo mercoledì.

Sono circa le 12:30 di domenica 13 marzo nella cittadina affacciata sulle lagune del Golfo, patrimonio dell’Unesco dal 2012 in virtù della sua architettura coloniale, dove  ivoriani e stranieri si godono una giornata di riposo tra spiagge e resort. Un commando di uomini armati di kalashnikov sbarca sulla spiaggia, adottando così il metodo degli assalitori di Sousse, in Tunisia, il 26 giugno del 2015, ricordavano analisti dell’Ispi a ridosso dell’attacco. Iniziano gli spari, a bruciapelo, inframmezzati dagli “Allahu akbar” (“Dio è il più grande”, in arabo) fatti declamare dagli attentatori ad alcune vittime selezionate. A qualcuno viene risparmiata la vita, come racconteranno in seguito i graziati; ad altri no.

I testimoni parlano di 2-4 attentatori armati fino ai denti, indisturbati sulla spiaggia dell’Etoile du Sud e poi di altri due hotel limitrofi per almeno due ore. Il ministero dell’Interno, invece, sostiene che già alle 13:15 le forze speciali erano operative sul lungomare. Nello scontro con gli agenti, tre jihadisti sono rimasti uccisi: Abu Adam al-Ansari, Hamza al-Fulani e Abd ar-Rahman al-Fulani. Anche tre soldati: Moussa Abassi Ouattara, Ahmed Diomandé e Gervais Kouadio N’Guessan, perderanno la vita durante questo assalto. Alassane Ouattara decreta tre giorni di lutto nazionale. In un comunicato stampa, Al-Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi) rivendica l’attacco e plaude all’azione dei suoi uomini.

Tra le 19 vittime uccise figurano quattro francesi, una macedone, una tedesca, alcuni cittadini del Burkina Faso, un libanese e tre membri delle forze dell’ordine. Due mesi prima un attacco terroristico aveva ucciso 30 persone a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso.

Condividi

Altre letture correlate: