Ciad, prime conferme di candidature alle prossime elezioni

di claudia

Il partito ciadiano I Trasformatori avrà un candidato alle prossime elezioni presidenziali del 6 maggio. Lo ha detto ad Alwihda Info Mbaihodoum Pierrot, segretario nazionale responsabile degli uffici del partito. Il leader dei Trasformatori, Succès Masra, è stato uno dei più virulenti oppositori del regime fino alla sua nomina, il 1° gennaio scorso, a primo ministro di transizione, in segno di distensione da parte del presidente Mahamat Idriss Deby.

Il giovane generale Deby, posizionato alla presidenza alla morte del padre Idriss il 20 aprile 2021, guida la transizione e si è dichiarato candidato alla propria successione, in rappresentanza di una coalizione di vari partiti. I Trasformatori terranno un congresso a breve per programmare la preparazione verso le presidenziali e determinare il candidato. 

 In una settimana segnata da eventi tumultuosi e divisioni anche all’interno dell’élite al potere, il presidente ad interim del Ciad, Mahamat Idriss Deby, ha annunciato sabato la sua intenzione di candidarsi alle elezioni presidenziali di quest’anno. Questa dichiarazione arriva in un momento di profonda tensione politica per il Paese dell’Africa centrale, che si prepara a una promessa transizione democratica attraverso le urne.

La conferma di Deby si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione internazionale, evidenziata dalla morte del politico di opposizione Yaya Dillo, avvenuta mercoledì a N’Djamena in circostanze controverse. L’Unione Europea ha espresso profonda preoccupazione per l’escalation di violenza, che ha ulteriormente esposto le fratture all’interno della classe dirigente ciadiana.

Il governo ciadiano sostiene che Dillo sia stato ucciso in uno scambio a fuoco con le forze di sicurezza, accusando al contempo membri del suo partito di aver attaccato l’agenzia di sicurezza interna. La situazione si è ulteriormente complicata venerdì, con l’arresto dello zio di Deby, il Generale Saleh Deby Itno, recentemente passato all’opposizione nel Partito Socialista Senza Frontiere (Psf).

Nel suo discorso di sabato, in cui ha annunciato la sua candidatura per le elezioni di maggio-giugno, Deby non ha fatto riferimento all’uccisione di Dillo né all’arresto di suo zio, accettando la nomina con “un misto di onore, umiltà, responsabilità e gratitudine”.

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