Centrafrica, Onu preoccupata per le violazioni sul cessate il fuoco

di claudia

Valentine Rugwabiza, capo della Missione integrata multidimensionale di stabilizzazione delle Nazioni Unite nella Repubblica Centrafricana (Minusca), ha espresso ieri al Consiglio di sicurezza la sua preoccupazione per il persistere delle violazioni del cessate il fuoco “da parte di tutte le parti che continuano le loro operazioni e gli atti di belligeranza” nel Paese.

Rugwabiza ha osservato che la cessazione delle ostilità in tutto il Centrafrica rimane un obiettivo immediato e una garanzia di credibilità della “road-map congiunta”. Ha anche invitato il governo centrafricano ad attuare le 217 raccomandazioni del dialogo repubblicano tenutosi lo scorso marzo per promuovere lo spazio democratico.

La presidente della Rete per la leadership femminile nella Repubblica Centrafricana (Relefca), Lina Ekomo, ha da parte sua sottolineato che “ci sono tutti gli ingredienti politici, socio-economici e di sicurezza per far precipitare il Paese nel caos, nonostante l’Accordo politico di pace e riconciliazione”. In merito al dialogo di marzo la rappresentante della società civile ha parlato di una “opportunità mancata”, deplorando la “natura non inclusiva” di questo processo che, secondo lei, ha dimostrato che “l’unica motivazione del regime è quella di rivedere la Costituzione per estendere il mandato presidenziale”.

Ekomo ha invitato il Consiglio di sicurezza a considerare la Repubblica Centrafricana come una “situazione di emergenza” che richiede “misure urgenti”, tra cui “la condanna di un modo di governare caratterizzato da una violenza diffusa contro la popolazione, i partiti politici di opposizione, i gruppi etnici e i leader della società civile”.

Allo stesso modo, Lina Ekomo ha chiesto un “quadro di consultazione delle forze attive della nazione”, sotto l’osservazione delle Nazioni Unite e dell’Unione Africana (Ua), per garantire che le donne possano svolgere un ruolo di primo piano. 

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