Centrafrica: legionari Minusca arrestati, secondo prime indagini c’è anche un italiano

di claudia
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Ci sarebbe anche un cittadino italiano tra i quattro uomini della Minusca arrestati all’aeroporto di Bangui lunedì dalla gendarmeria centrafricana. L’Alta corte di Bangui ha annunciato ieri pomeriggio l’apertura di un’indagine preliminare sui soldati della Minusca arrestati all’aeroporto, poco prima dell’atterraggio del volo del presidente Touadera. Lo riportano i media locali: l’indagine su questi quattro “sospetti” è stata affidata alla sezione ricerca e investigazione della gendarmeria (Sri).

“I primi elementi d’indagine hanno rivelato che i quattro soldati sarebbero legionari di nazionalità francese, italiana, bulgara e rumena, che affermano di essere elementi della Minusca. Tuttavia, curiosamente, invece di utilizzare un veicolo Onu appartenente alla Minusca hanno scelto di utilizzare un veicolo non contrassegnato” modello Toyota V8 blindato con vetri oscurati, “che avrebbero noleggiato”, si legge nella nota diffusa dall’Alta corte centrafricana.

Nel corso della perquisizione dei sospetti e del veicolo sarebbero state trovate “quattro pistole automatiche con 10 caricatori, tre Hk 416 con quindici caricatori, una mitragliatrice a nastro con quattro bossoli, granate” ed altro materiale militare.

Ieri, durante una conferenza stampa, Stéphane Dujarric, portavoce del Segretario generale delle Nazioni unite, ha detto che i soldati arrestati a Bangui “portano carte d’identità delle Nazioni Unite”, ragion per cui le autorità centrafricane sono tenute alla massima trasparenza e al rispetto delle norme. Inoltre “il comandante della forza” Minusca e il vice dell’inviato delle Nazioni Unite in Repubblica Centrafricana “sono stati ricevuti dal presidente” con cui hanno discusso proprio di questo dossier. Lunedì Minusca si è detta “rammaricata per questo incidente”, condannandone “la sua strumentalizzazione sui social network”.

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