Camerun: debito italiano convertito, accordo su ospedale

di claudia

Il finanziamento di progetti di sviluppo socio economico, tra cui un ospedale oncologico nella regione del Nord, a Garoua, è stato ieri al centro della riunione del Comitato bilaterale preposto alla cancellazione e alla conversione del debito del Camerun nei confronti dell’Italia.

L’incontro è stato co-presieduto dall’ambasciatore d’Italia in Camerun, Filippo Scammacca del Murgo, e dal ministro dell’Economia, Alamine Ousmane Mey. Intervistato da InfoAfrica, l’ambasciatore Scammacca ha ricordato che nel 2006 l’Italia ha cancellato una parte del debito dovuto dal Camerun, per un valore di circa 130 milioni di euro.

Una parte di questo importo, il 33% secondo l’accordo bilaterale, viene destinato a finanziare progetti in campo socio economico. Tali progetti sono valutati, varati e monitorati da un comitato. “Siamo ormai nella fase terminale di questo progetto, che prevede la conversione di circa tre miliardi di franchi Cfa (quasi 4,6 milioni di euro) ogni anno”.

Nell’ultima fase 2019-2021, che ha subito ritardi a causa del Covid, è stato deciso di finanziare progetti più grandi e strutturati, come l’elettrificazione della località di Mbé, la realizzazione di scuole, di centri dialisi, di numerose infrastrutture soprattutto nel Nord e nell’Estremo Nord. “Un progetto di grande prestigio che abbiamo deciso di finanziare ieri è un ospedale oncologico nel Nord, nella città di Garoua, in una zona in cui nessun altro ospedale si occupa di cancro”, ci ha riferito l’ambasciatore, che tiene molto a questo progetto. Il ministro dell’Economia ha espresso al rappresentante italiano grande soddisfazione nei confronti dell’Italia, dei rapporti e della capacità di partenariato. 

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