Benin: giustizia, al via le udienze mobili

di Valentina Milani

In Benin, il Tribunale per la repressione dei reati economici e del terrorismo (Criet) ha deciso di uscire dalle sue mura per giudicare i casi che riguardano la moralità personale. Molte vittime non possono permettersi di viaggiare per partecipare alle udienze. Il tribunale terrà quindi udienze mobili.

Le udienze mobili riguardano casi di stupro, matrimonio forzato e molestie commessi nell’interno del Paese. La decisione di trasferire le udienze è stata presa dall’assemblea generale dei magistrati del Criet. I giudici hanno notato che le parti in causa non si presentavano alle udienze per mancanza di risorse finanziarie e che la maggior parte di loro viveva a volte a centinaia di chilometri da Porto Novo, sede del tribunale.

Secondo Radio France Internationale, nell’ultimo anno sono stati portati davanti alla Camera delle infrazioni più di 500 casi. Le prime udienze extragiudiziali dovrebbero iniziare il 27 novembre. Sarà prevista un’udienza mobile al mese presso i tribunali.

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