Algeria: promuove il fascino marocchino di Tlemcen, l’ira di Air Algerie

di claudia

Nahla Benbelkacem, direttrice marketing della compagnia di bandiera algerina Air Algérie, è stata licenziata dalla direzione, che ha anche rescisso il contratto con l’agenzia di comunicazione del dipartimento commerciale. A suscitare l’ira dei vertici, un post pubblicato sui social network della compagnia per pubblicizzare la destinazione algerina Tlemcen, chiusa dall’inizio della pandemia nel 2019. “Orgogliosa del suo passato ricco e diversificato, con i suoi monumenti storici marocchini e spagnoli, e il suo tocco andaluso, Tlemcen, città dell’arte e della storia, è soprannominata la ‘perla del Maghreb’“, era il testo promozionale.

In tempi rapidissimi è stato fatto rimuovere il riferimento al Marocco e alla Spagna, ma è stato troppo tardi per prevenire commenti indignati di lettori. L’agenzia di comunicazione con la quale lavorava il dipartimento marketing di Air Algeria, secondo Twala Info, era la Ganfood, filiale della francese Havas, del gruppo Bolloré.

Capitale del Maghreb centrale nel IX secolo, e successivamente dal XIII al XVI secolo e infine inclusa nello Stato turco di Algeri fino all’inizio del XIX secolo, Tlemcen è una città algerina media vicina al Marocco. In virtù della sua posizione geografica, è stata un grande centro di traffici commerciali maghrebini e transahariani, in contatto con l’Europa attraverso il porto di Hunayn, nonché sede di manifatture tessili e di famose scuole. L’edificio più importante di Tlemcen è la Grande moschea, raro esempio di architettura almoravide.

Algeria e Marocco, i due capofila del Maghreb, intrattengo pessime relazioni reciproche, che si traducono in continui scambi di accuse su ogni argomento.

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