Algeria, europarlamento condanna le violazioni della libertà di stampa nel Paese

di claudia
libertà di stampa

Il Parlamento europeo ha adottato ieri tre risoluzioni sul rispetto dei diritti umani, di cui una sul caso algerino del giornalista Ihsane El-Kadi.

Il Parlamento “esorta le autorità algerine a rilasciare immediatamente tutte le persone detenute arbitrariamente e accusate di aver esercitato il loro diritto alla libertà di espressione, tra cui il noto giornalista Ihsane El-Kadi, condannato ad aprile a cinque anni di carcere e pesanti sanzioni pecuniarie per accuse infondate relative a ricevere fondi per propaganda politica e minare la sicurezza dello stato. A El-Kadi è stato anche ordinato di sciogliere la sua società di media” scrive l’Europarlamento nel comunicato relativo alla risoluzione.

Il testo invita le autorità algerine a modificare le accuse relative alla sicurezza nel codice penale utilizzate per “criminalizzare il diritto alla libertà di espressione”. La risoluzione rileva che dalle cosiddette proteste del Hirak nel 2019, la situazione della libertà di stampa è notevolmente peggiorata in Algeria, con le autorità che bloccano sempre più i siti di notizie e le pubblicazioni critiche nei confronti del governo.

Il Parlamento esorta tutte le istituzioni dell’Unione europea e gli Stati membri a condannare apertamente la repressione della libertà di stampa in Algeria, mentre invita la delegazione dell’Ue e le ambasciate dei Paesi dell’Ue a chiedere l’accesso ai giornalisti detenuti e ad assistere ai processi. Infine, i deputati chiedono alle autorità algerine di garantire ai giornalisti stranieri l’autorizzazione ai visti e all’accreditamento, nonché la loro libertà di esercitare. La risoluzione è stata adottata con 536 voti favorevoli, 4 contrari e 18 astenuti.

Il giornalista algerino Ihsane el-Kadi, è direttore di Radio M e del portale Maghreb Emergent, che fanno parte del suo gruppo editoriale Intrerface Medias, uno degli ultimi gruppi di stampa indipendenti in Algeria. Aveva dimostrato nel 2019-2020 il suo sostegno al Hirak, il movimento di protesta contro il sistema che dirige il Paese. L’arresto di questo giornalista ha provocato scalpore sui social network e una mobilitazione online che ne chiedeva la liberazione.

L’Assemblea popolare nazionale (Apn), camera bassa del Parlamento, afferma di aver appreso con grande insoddisfazione la risoluzione del Parlamento europeo sulla libertà di espressione e di stampa in Algeria, perché contiene informazioni errate e affermazioni ben lungi dalla realtà della scena mediatica e del suo dinamismo, della sua apertura e della libertà. L’Apn “condanna con la massima fermezza il contenuto della risoluzione, e la considera una flagrante e inaccettabile ingerenza negli affari interni del Paese”, si legge in un comunicato.

L’Apn ricorda che “l’Algeria è un Paese sovrano nelle sue decisioni”, e che crede nel principio di uguaglianza nelle sue relazioni con gli altri Paesi, compresa l’Unione Europea, e non accetta in alcun modo la politica dei due pesi e due misure. L’Apn rileva “con grande stupore il disprezzo del Parlamento europeo per il canale diretto di comunicazione tra i due organismi, rappresentati nella commissione parlamentare mista Algeria – Unione europea”.

Per l’Apn lo stupore è tanto più grande quando arriva da un’istituzione parlamentare “la cui credibilità è dubbia dopo scandali di corruzione e concussione”, un’istituzione che peraltro “chiude gli occhi davanti alle sofferenze del popolo palestinese e a ciò a cui è sottoposto il popolo sahrawi in termini di repressione, abusi e sfruttamento”.

L’istituzione presieduta da Ibrahim Boughali dice di prendere atto con rammarico della persistenza del Parlamento europeo nel sottomettersi a circoli notoriamente noti che tentano di manipolare i fatti, e la sua adozione di una politica di disprezzo per le giuste questioni e il diritto dei popoli alla loro libertà e al recupero delle loro terre depredate.

I media ufficiali algerini sostengono che il caso del giornalista El-Kadi non è legato alla libertà di stampa ma a un reato di diritto comune. Non mancano di citare una presunta compiacenza del parlamento europeo nei confronti del Marocco, nemico numero uno di Algeri sulla scena geopolitica.

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