Algeria: ergastolo per Mehenni, leader militante della Cabilia

di claudia

di Céline Camoin

La giustizia algerina ha condannato all’ergastolo in contumacia il presidente del Movimento per l’autodeterminazione della Cabilia (Mak), Ferhat Mehenni. Lo stesso verdetto è stato pronunciato contro il coimputato Ibrahim Belabes mentre Lafdal Zidan e Boutagrit Mounir sono stati condannati a 20 anni di carcere. La giustizia algerina ha inoltre ribadito l’emissione di un mandato d’arresto internazionale contro il leader del Mehenni. Il militante politico risiede in Francia, ricorda Le Monde.

Mehenni e i suoi compagni sono accusati di “perpetuazione di atti terroristici ed eversivi suscettibili di minare la sicurezza dello Stato, l’unità nazionale, la stabilità e il normale funzionamento delle istituzioni”. Nel dettaglio, Mehenni e i suoi compagni sono perseguiti dalle autorità algerine per aver ordinato gli incendi che hanno devastato le foreste della Cabilia nell’estate del 2021.

Il Mak è stato classificato come organizzazione terroristica dal maggio 2021. Inoltre, Mehenni e i suoi compagni sono perseguiti per “creazione di organizzazioni terroristiche con l’obiettivo di commettere atti terroristici e sovversivi ricadenti sotto il colpo dell’articolo 87 bis” del codice penale modificato nel 2021.

Osservatori fanno notare che l’articolo 87 bis è stato denunciato, l’11 novembre, dai rappresentanti in particolare di Stati Uniti, Australia, Belgio e Regno Unito, durante l’Esame periodico universale dell’Algeria davanti al Consiglio dei diritti umani Onu. Un esame segnato dalla presenza di Ferhat Mehenni che era seduto di fronte al ministro della Giustizia algerino, Abderrachid Tebbi, venuto a difendere la causa della Cabilia e del popolo cabilo.

Ieri, secondo la stampa marocchina, Mehenni è stato anche accusato dal governo algerino di essere al soldo di Marocco e Israele. Il Marocco aveva difeso, dalla tribuna delle Nazioni Unite, il diritto del popolo cabilo all’autodeterminazione. L’ultima volta risale al maggio 2022 durante la riunione del Comitato dei 24 delle Nazioni Unite, organizzata nella Repubblica di Saint Lucia. “State chiedendo l’autodeterminazione per le 20.000 persone che state sequestrando nei campi di Tindouf, ma la state negando a 12 milioni di persone. Il popolo della Cabilia ha subito tre colonizzazioni: ottomana, poi francese e ora algerina”, aveva denunciato il rappresentante del Marocco all’Onu, l’ambasciatore Omar Hilale.

Nato nella scia della “Primavera berbera” del 2001, con sede a Parigi, il Mak è un’organizzazione illegale in Algeria che lo ha classificato, assieme al Rachad, come “terrorista”. “Il Mak è un’organizzazione pacifica, solo Algeri la considera terroristica perché sfida le azioni del regime Algeri”, aveva detto all’Afp da Parigi Aksel Ameziane, portavoce dell’Anavad, un governo provvisorio cabilo autoproclamato, quando ad agosto 2021 divampavano incendi gravissimi, per i quali Algeri aveva ipotizzato la mano del Mak e di connessioni in Marocco.

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