Aga Khan, non solo Costa Smeralda

di Enrico Casale

aga-khan-citizen-of-timbuktuIn Italia lo conosciamo per le sue attività imprenditoriali nel settore turistico. A lui si deve lo sviluppo della Costa Smeralda. È lui che nel 1963 ha fondato la compagnia aerea Alisarda, poi divenuta Meridiana (che rilevò pure lo scalo Firenze-Peretola) ed è sempre lui ad aver fatto costruire, nel 1969, il nuovo aeroporto di Olbia, diventato il più importante dell’isola. Shah Karim al Husayni, meglio conosciuto come Aga Khan IV, è però qualcosa di più di un imprenditore. È l’imam della setta sciita degli ismailiti nizariti (che sono 18 milioni e vivono soprattutto in India e Pakistan). È quindi, prima di tutto, una guida religiosa che si occupa dei fedeli della sua religione e di finanziare progetti di sviluppo.

Nato a Ginevra nel 1936, ha trascorso la sua giovinezza a Nairobi (Kenya). Trasferitosi in Svizzera, si è poi laureato nel 1959 presso l’Università Harvard negli Stati Uniti. All’Africa è sempre rimasto molto legato. La fondazione da lui creata sostiene numerosi progetti sanitari, di sviluppo agricolo ed educativi (mirando soprattutto alla formazione della società civile). Questi progetti sono finanziati con donazioni private, fondi stanziati dagli Stati e con cospicue donazioni dello stesso Aga Khan. Oltre a investire in Asia (Afghanistan, Bangladesh, India, Kirghizistan, Pakistan, Syria e Tagikistan, negli anni ha varato numerose iniziative in Kenya, Mozambico, Tanzania e Uganda.

Ieri, 2 marzo, lo stesso Aga Khan ha annunciato il varo di un grandioso progetto per l’Africa orientale. Nei prossimi 15 anni la sua fondazione investirà quasi un miliardo di euro nella realizzazione di scuole di specializzazione. La prima, che verrà realizzata entro il 2015 a Nairobi, è un istituto di media e comunicazione. Successivamente verranno realizzate scuole di leadership e di gestione, turismo, architettura, scienze politiche e amministrazione pubblica, legge, economia, scienze educative. Un nuovo campus è in costruzione ad Arusha (Tanzania) e aprirà nel 2019, un altro verrà aperto a Dar es Salaam.

«Le scuole che realizzeremo – ha spiegato l’Aga Khan – vogliono creare una società civile sana che contribuisca alla crescita del continente. I nostri istituti e programmi si rivolgeranno agli studenti provenienti da tutta l’Africa orientale. Saranno crocevia, luoghi che portano i giovani a vivere insieme, a imparare dai migliori insegnanti del mondo, ma anche gli uni dagli altri».

Nella foto, l’Aga Khan (a destra), riceve la cittadinanza onoraria di Timbuktu

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