Addio al miliardario dei telefonini egiziani

di Valentina Milani

L’uomo d’affari egiziano Onsi Sawiris è morto ieri all’età di 91 anni. Lo riportano i media egiziani. Onsi Sawiris ha fondato la Orascom General Contracting and Trade nel 1976, conosciuta in seguito come Orascom Construction Industries. Nel 2017 Forbes stimava il suo patrimonio personale in 1,2 miliardi di dollari.

Sawiris, capo patriarca della famiglia egiziana dei Sawiris e membro della comunità copta egiziana, era nato il 14 agosto 1930 al Cairo, dove nel 1950 si è laureato in agraria e dove ha iniziato a lavorare in un’azienda privata che si occupava di pavimentazione stradale e scavo di canali d’irrigazione, azienda poi nazionalizzata. Sawiris rimase a capo dell’azienda per cinque anni prima di trasferirsi in Libia nel 1966, dove lavorò come appaltatore prima di tornare in Egitto a metà degli anni ’70, riuscendo ad entrare nelle grazie dell’allora presidente Anwar Sadat.

Nel 1976 fondò Orascom, le cui varie società di costruzioni, telecomunicazioni e turismo, scienza e tecnologia e industriali sono gestite dai suoi tre figli, Naguib Sawiris, Nassef Sawiris e Samih Sawiris, tutti e tre educati in Europa e Stati Uniti. L’attività dell’azienda si è ampliata negli anni ’80 e ’90, includendo turismo, hotel, servizi informatici e telecomunicazioni. Nel 2003, la famiglia Sawiris deteneva i tre maggiori titoli per capitalizzazione di mercato alla borsa del Cairo: Orascom Telecom, Orascom Construction Industries e MobiNil.

Oggi il gruppo è uno dei brand aziendali più noti in Egitto ma anche a livello internazionale.

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