Addio al franco CFA rimandato

di AFRICA
Ouattara

Il piano per lanciare una nuova valuta e sostituire così il franco CFA utilizzato da diversi Paesi dell’Africa occidentale potrebbe non realizzarsi più entro quest’anno. Il presidente della Costa d’Avorio Alessane Ouattara ha detto che la pandemia di coronavirus ha fatto deragliare il progetto. Se ne riparlerà fra qualche anno.

Lo scorso dicembre gli otto Paesi dell’unione monetaria dell’Africa occidentale hanno deciso di interrompere il legame coloniale finanziario con la Francia passando a una nuova valuta, l’eco, che sarebbe stata ancorata all’euro dell’Unione europea. Ma l’ambizioso piano è stato accantonato a causa delle ricadute economiche della pandemia globale di covid-19. L’International Money Fund ha previsto che l’economia dell’Africa subsahariana si contrarrà infatti di oltre il 3 per cento quest’anno. Il punto è che le nazioni del blocco delle ex colonie francesi come Benin, Mali, Niger e Senegal hanno accettato di lavorare per ridurre i loro deficit di bilancio al di sotto del 3 per cento del PIL, requisito necessario per poter aderire alla nuova moneta: secondo il presidente ivoriano, però, è improbabile che ciò accada prima di tre o addirittura di cinque anni. Anche altri Paesi che non utilizzano il franco CFA, come Nigeria e Ghana, sono interessati ad adottare la nuova valuta regionale, ma il Ghana non vuole che l’Eco sia ancorato all’euro e la Nigeria vuole che le ex colonie francesi rompano tutti i legami finanziari con Parigi.

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