27/01/2014 – Centrafrica – Nuovo primo ministro e vecchie violenze

di AFRICA

 

E’ André Nzapayéké, vice presidente della Banca per lo sviluppo dell’Africa Centrale, il primo ministro scelto dalla presidente Catherine Samba-Penza per guidare il governo di transizione centrafricano.

“Contatterò le varie parti per fare cessare immediatamente le violenze in atto in questo paese. Dobbiamo porre fine a tutto questo rapidamente. E in ogni caso formare una squadra incaricata della riconciliazione nazionale” ha detto il neo primo ministro in un’intervista all’emittente francese Rfi, poche ore dopo la sua nomina, sabato scorso.

Nato a Bangassou, nel sudest del paese, il 20 agosto 1951, Nzapayéké ha studiato nei Paesi Bassi ed è tornato in patria dove ha lavorato per molti anni nel settore dello sviluppo. Già ministro per lo sviluppo rurale, docente all’università, il neo primo ministro ha anche collaborato con diverse organizzazioni internazionali, come la Banca Mondiale, le Nazioni Unite, la Banca africana per lo sviluppo e la cooperazione del Lussemburgo.

Secondo barie fonti, la presenza delle forze militari francesi e africane non ha di fatto messo fine alle violenze. In alcune aree la situazione è anzi degenerata ma l’isolamento in cui queste aree di trovano impedisce una rapida e completa diffusione di notizie. A Bocaranga, nel nord-ovest del paese, secondo fonti locali di InfoAfrica la popolazione ha subito violenze a più riprese sia da parte dei ribelli di Seleka sia da parte degli antibalaka (opposti a Seleka). Divcerse persone hanno perso la vita e lo scorso 21 gennaio almeno 700 abitazioni sono state date alle fiamme; una parte della popolazione si trova tuttora nella boscaglia nel timore di ulteriori attacchi. – Atlasweb

 

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