15/12/14 – Mozambico – Ong contro Banca mondiale su esportazione gas

di AFRICA

 

È scontro in Mozambico sul gasdotto che trasporta il gas dei giacimenti di Pande e Temane alla città sudafricana di Secunda, nella provincia di Mpumalanga: un recente rapporto della ong Centro de Integridade Publica (Cip), infatti, accusa l’istituzione internazionale di “voler trasformare un fallimento economico in un marginale successo”.

Al centro della disputa, il prezzo a cui Sasol, la compagnia sudafricana del settore degli idrocarburi, compra il gas in Mozambico, pari a meno di un quarto di quello finale di vendita (3 dollari per gigajoule di energia prodotta contro 14) e la mancata comparazione dei benefici economici ottenuti, rispettivamente, da Mozambico e Sudafrica. La Banca mondiale, attraverso Mark Lundell, suo responsabile in Mozambico, ha difeso il suo rapporto originario sul progetto, definendolo semplicemente “un’analisi dei dati degli ultimi cinque anni”.

Il Cip ne chiede tuttavia una revisione, in modo da includere una valutazione integrale del progetto. Questo, scrive la ong in una nota, “ha fallito nel generare guadagni ragionevoli per il popolo mozambicano in quanto l’accordo sulla vendita del gas è fondamentalmente ingiusto”. In particolare, i guadagni per lo Stato mozambicano, stimati tra i 50 (dati del governo) e i 170 (secondo Sasol) milioni di dollari in dieci anni sarebbero irrisori rispetto ai “miliardi di dollari” di valore che il gas Mozambicano ha in Sudafrica. – Misna

 

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