06/03/2015 – Libia – «L’Isis si sta infiltrando nel Paese»

di Enrico Casale

“Lo Stato Islamico in Libia sta dimostrando una grande capacità di infiltrarsi dove ci sono vuoti di potere e di conquistare territori” dicono all’Agenzia Fides fonti locali dalla Libia, dove gli uomini dello Stato Islamico hanno preso possesso di alcuni campi petroliferi nei pressi di al-Mabrouk.“Lo Stato Islamico in Libia è formato sia da alcune milizie locali che vi aderiscono sia da elementi che vengono da fuori” sostengono le fonti di Fides. “Per il momento sono riusciti a conquistare Sirte, Derna e alcune aree nei pressi di Bengasi. A Tripoli probabilmente hanno degli infiltrati” continuano le fonti.
“La popolazione è ostaggio delle violenze. Il popolo libico è pacifico e subisce forse un po’ troppo passivamente questa situazione. D’altronde la struttura tribale della società libica non facilita l’emergere di forti movimenti di cittadini che possano prendere in mano la situazione”.
Oggi, 5 marzo, in Marocco si incontreranno i rappresentanti dei due governi che si contendono il controllo del potere legittimo nel Paese: quello espressione del Congresso nazionale (il Parlamento a maggioranza islamista di base a Tripoli) e quello espresso dalla Camera dei rappresentanti (l’Assemblea legislativa eletta la scorsa estate e costretta a trasferirsi a Tobruk, nell’est del Paese).
L’instabilità della Libia è infine alimentata dalle armi che continuano ad arrivare nel Paese, che si aggiungono a quelle razziate dai cospicui arsenali del vecchio regime di Gheddafi.
Un rapporto dell’ONU pubblicato in questi giorni afferma che nonostante l’embargo internazionale sono state riscontrate nuove forniture belliche alle diverse parti in conflitto. Tra le aziende segnalate come coinvolte in questi traffici ci sono compagnie di Bielorussia, Bulgaria, Egitto, Ungheria, Ucraina, Grecia, Giordania, Sudan, Sudafrica, Emirati Arabi Uniti, Pakistan, Qatar e Turchia.  – L.M. –Fides.org

Condividi

Altre letture correlate:

Lascia un commento

Accetto la Privacy Policy

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.