Zimbabwe – Il vice di Mugabe fugge all’estero

di Enrico Casale
Emmerson Mnangagwa

Il vicepresidente deposto dello Zimbabwe, Emmerson Mnangagwa, ha lasciato il paese dopo aver ricevuto minacce di morte. È quanto si legge in una dichiarazione attribuita allo stesso Mnangagwa da Chris Mutsvangwa, capo dei veterani di guerra molto vicino all’ex vicepresidente. “La mia improvvisa partenza è stata causata da minacce incessanti alla mia persona, alla mia vita e alla mia famiglia da parte di coloro che hanno tentato di eliminarmi attraverso vari metodi, tra i quali l’avvelenamento”, si legge nella dichiarazione, riportata dall’emittente “Bbc”.
Mutsvangwa ha inoltre denunciato che il partito Zanu-Pf, al potere nel paese, è ormai “di proprietà personale” del presidente Robert Mugabe ed è controllato da “piccoli pesci indisciplinati, egocentrici e autoreferenziali che derivano il loro potere non dal popolo né dal partito ma dai due individui che condividono il potere” (il riferimento è a Mugabe e alla first lady Grace. Mnangagwa non ha confermato l’autenticità della dichiarazione. In precedenza lo stesso Mutsvangwa aveva dichiarato alla stampa che Mnangagwa, rimosso dal suo incarico questa settimana dal presidente Robert Mugabe, sta bene e partirà per il Sudafrica molto presto. Mutsvangwa, molto vicino all’ex vicepresidente, ha inoltre affermato che dietro la rimozione di Mnangagwa c’è la regia della first lady Gace Mugabe.
(09/11/2017 Fonte: Agenzia Nova)

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