L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha lanciato l’allarme per una sospetta nuova epidemia del virus Marburg nella Tanzania nord-occidentale. Secondo l’Oms almeno otto persone sono già state uccise dalla malattia. Le autorità tanzaniane non hanno ancora confermato questa notizia.
Secondo una nota ufficiale dell’Oms, nell’ultima settimana sono stati segnalati nove casi sospetti di Marburg nella regione di Kagera: “Ci aspettiamo ulteriori casi nei prossimi giorni, man mano che la sorveglianza della malattia migliora” ha scritto il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, in un post su X. I pazienti sono stati tutti identificati e sono sotto costante monitoraggio: tra loro ci sono anche “diversi” operatori sanitari.
L’Oms ha avvertito che il rischio di diffusione del virus nella regione è “elevato”: Kagera è un nodo di transito di buona parte della logistica transfrontaliera da e per la Repubblica democratica del Congo (Rdc), l’Uganda, il Burundi e il Ruanda.
Secondo l’Oms il rischio globale rappresentato dall’epidemia è “basso” e attualmente non vi sono preoccupazioni circa la diffusione della malattia a livello internazionale.
La Marburg è una malattia altamente contagiosa, una febbre emorragica molto simile all’Ebola, e i suoi sintomi includono febbre, dolori muscolari, diarrea, vomito che, in molti casi, portano alla morte per emorragia estrema. Il virus Marburg viene trasmesso all’uomo dai pipistrelli della frutta e poi tramite il contatto con i fluidi corporei degli individui infetti e non esistono trattamenti specifici o vaccini, anche se sono in corso delle sperimentazioni.
La Tanzania ha sperimentato il suo primo focolaio di Marburg a marzo 2023 nel distretto di Bukoba: in quell’occasione, un’emergenza durata due mesi, morirono sei persone. A dicembre invece, il vicino Ruanda ha dichiarato conclusa l’epidemia di Marburg nel Paese dopo che il virus ha infettato 66 persone e ne ha uccise 15.