Sudan, 800.000 persone a rischio fuga dal Paese secondo Onu

di AFRICA

Il conflitto in Sudan tra esercito e paramilitari in corso dal 15 aprile potrebbe costringere 800.000 persone a fuggire dal Paese hanno avvertito ieri le Nazioni Unite. Il funzionario delle Nazioni Unite Raouf Mazou ha affermato che l’agenzia per i rifugiati prevede un esodo di 815.000 persone, inclusi 580.000 sudanesi e rifugiati stranieri che ora vivono nel Paese di 46 milioni di abitanti. Circa 73.000 hanno già lasciato il Sudan, ha detto. Di questi, 40.000 sudanesi hanno attraversato il confine con l’Egitto. Altri sono andati in Ciad, Sud Sudan ed Etiopia, o hanno navigato attraverso il Mar Rosso verso l’Arabia Saudita.

Almeno 528 persone sono state uccise e 4.599 ferite negli scontri tra l’esercito sudanese e le forze paramilitari di supporto rapido (Rsf), ha detto il ministero della Salute sudanese. Le Nazioni Unite hanno riportato un numero simile di morti, ma ritengono che il bilancio reale sia molto più alto. La crisi che dura da più di due settimane ha scatenato un disastro umanitario, danneggiato la capitale Khartoum e i suoi servizi essenziali, ma il conflitto riguarda anche la regione del Darfur.

Il coordinatore umanitario delle Nazioni Unite in Sudan, Abdou Dieng, ha detto ieri che la crisi umanitaria nel paese si sta trasformando in una “catastrofe in piena regola” e che il rischio di ripercussioni nei Paesi vicini è preoccupante. “Sono trascorse più di due settimane di devastanti combattimenti in Sudan, un conflitto che sta trasformando la crisi umanitaria del Sudan in una vera e propria catastrofe”, ha detto Dieng, durante un briefing degli Stati membri  in video. Dieng ha aggiunto che i civili si stavano rifugiando in zone del Sudan meno colpite dai combattimenti o fuggendo nei Paesi vicini. “L’effetto di ricaduta regionale della crisi è una seria preoccupazione”, ha affermato.

Il capo dell’esercito Abdel Fattah al-Burhan e il capo della Rsf, Mohamed Hamdan Dagalo (Hemetti), che condividevano il controllo del governo dopo un colpo di stato del 2021 si stanno scontrando a causa del disaccordo sulla transizione verso governo civile. Entrambe le parti hanno concordato domenica di estendere di 72 ore una tregua che è però già stata violata ieri da bombardamenti e scontri di artiglieria. Tuttavia le Nazioni Unite hanno fatto sapere che le forze rivali potrebbero tenere colloqui per il cessate il fuoco in Arabia Saudita.

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