Sudafrica: l’arte dei tatuaggi, tra storia e inclusione

di claudia

I tatuaggi hanno una storia antica con significati diversi in base alla cultura di appartenenza. In Africa l’archeologia suggerisce che i tatuaggi fossero diffusi già nell’antico Egitto. In Sudafrica i Khoi-San usavano il tatuaggio come rito di passaggio per i ragazzi che entravano nell’età adulta. Oggi, nel Paese arcobaleno, la maggioranza dei negozi risulta di proprietà e gestione di artisti bianchi. Cercando in rete il disegno di un tatuaggio è più probabile imbattersi in quelli realizzati su pelle bianca. Per operare un cambiamento culturale, in una township del Paese opera Soweto Ink, che ritiene di essere “il più grande negozio di tatuaggi professionale di proprietà di neri in Africa”.

In Sudafrica fioriscono da anni diversi centri per realizzare tatuaggi, una forma d’arte ormai accettata e apprezzata dalla società – riporta il sito di notizie sudafricano capetownetc.com – soprattutto dai giovani, dopo anni in cui il tatuaggio nell’era repressiva dell’apartheid significava uscire dalla cosiddetta “norma”.

Oggi le cose sono cambiate e il modello occidentale si fa sentire. Nelle township in particolare fioccano negozi per realizzarli, ma la maggioranza di questi è di proprietà e gestione di artisti bianchi. Un problema – riporta il sito di notizie sudafricano Eyewitness news – che si aggiunge a una tendenza dell’algoritmo di Google: cercando un tatuaggio è più probabile imbattersi in disegni realizzati su pelle bianca. Questo implementerebbe impressioni escludenti scorrette come se i tatuaggi fossero destinati solo a tonalità della pelle più chiare, o che solo le persone bianche si tatuassero.

Soweto Ink, nel cuore di Soweto, che si ritiene “il più grande negozio di tatuaggi professionale di proprietà di neri in Africa” – nasce nel 2014 proprio per cercare di cambiare questa prospettiva. Sibusiso Dlamini e Ndumiso Ramate sono i fondatori di questa attività. Non solo un negozio, ma un vero movimento che negli anni è cresciuto ed è diventata la casa di una convention presso l’Orlando Stadium di Soweto che ha attirato tatuatori da varie parti del paese. Soweto Ink è in prima linea anche nel cercare di introdurre sempre più negozi di tatuaggi nelle aree rurali e urbane.

La forma d’arte del tatuaggio è oggi in Sudafrica molto influenzata dall’Occidente, tendenza che ha preso piede da quando i marinai britannici e olandesi arrivarono nel Paese, portarono con sé tatuaggi “occidentalizzati”. Ma non si trattava di una novità piuttosto di un cambiamento. In Sudafrica già gli antichi Khoi-San usavano il tatuaggio come rito di passaggio per i ragazzi che entravano nell’età adulta, spiega il sito di notizie sudafricano. Il tatuaggio era visto come un rito sacro e poteva essere eseguito solo da persone importanti.

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