Sudafrica: il governo chiede all’Interpol di arrestare i fratelli Gupta

di Valentina Milani

Il governo del Sudafrica ha chiesto all’Interpol di contribuire ad arrestare due fratelli e le rispettive mogli della famiglia di origini indiane Gupta, al centro di diversi casi di corruzione che hanno caratterizzato la presidenza di Jacob Zuma, costretto alle dimissioni nel febbraio 2018. La Direzione Investigativa (Id) della National Prosecuting Authority (Npa) ha infatti emesso mandati di arresto per i fratelli Gupta, Atul e Rajesh, e per le loro mogli, Chetali e Arti, così come per un certo numero di soci in affari.

L’emittente sudafricana News24 scrive di poter confermare che il capo dell’Id Hermione Cronje ha chiesto all’Interpol di far circolare il mandato d’arresto internazionale come “Red Notice” per far portare i Gupta in Sudafrica per essere processati per frode e riciclaggio di denaro. I fratelli Gupta, amici e soci stretti dell’ex presidente Jacob Zuma, sono fuggiti dal Paese nel 2018 e secondo quanto riferito si trovano ora negli Emirati Arabi Uniti.

L’emissione dei mandati d’arresto ha coinciso con l’arresto dell’imprenditore Iqbal Sharma in relazione a un pagamento di 25 milioni di rand (circa 1,8 milioni di dollari) che il dipartimento dell’Agricoltura dello Stato libero (provincia del Sudafrica con capoluogo Bloemfontein) ha effettuato a Nulane, una società controllata da Sharma. Quest’ultimo, comparso oggi davanti alla corte del magistrato di Bloemfontein, è accusato insieme a Peter Thabethe, Limakatso Moorosi e Seipati Dlamini – ex funzionari del Dipartimento dell’agricoltura dello Stato libero – di frode e riciclaggio di denaro in relazione alla transazione.

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