Somalia, gli Usa pronti ad agire se non si vota entro febbraio

di claudia
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Gli Stati Uniti sono pronti a intervenire contro i leader somali, anche “con restrizioni di visti”, in caso di mancato rispetto del nuovo calendario elettorale. Lo ha detto alla stampa il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price, ricordando che “le elezioni in Somalia sono in ritardo di oltre un anno” e che il prossimo 8 febbraio sarà già passato un anno dalla scadenza del mandato del presidente Mohamed Abdullahi Mohamed Farmaajo.

“Gli Stati Uniti hanno preso atto della decisione del 9 gennaio del Consiglio consultivo nazionale della Somalia di completare le elezioni parlamentari del Paese, attese da tempo, entro il 25 febbraio di quest’anno  – ha detto Price – chiediamo a tutti i leader degli Stati membri nazionali e federali della Somalia di aderire alla tempistica appena concordata e di rimediare alle irregolarità procedurali che hanno creato problemi al processo fino ad oggi”.

Price ha quindi aggiunto che “gli Stati Uniti sono pronti a ricorrere a strumenti appropriati, tra cui potenzialmente le restrizioni sui visti, per rispondere a ulteriori ritardi o azioni che minino l’integrità del processo”.

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