Somalia: Fmi, elezioni presto o potrebbero saltare gli aiuti

di claudia
Elettrice somala

di Enrico Casale

Nonostante il Covid-19 e la siccità, le autorità somale hanno preservato la stabilità macroeconomica, i risultati del programma sono rimasti encomiabili nel 2021 e lo slancio delle riforme è stato mantenuto. Una risoluzione tempestiva dell’incertezza politica e il completamento con successo delle elezioni sono fondamentali per evitare la decadenza automatica del programma sostenuto dal Fondo monetario internazionale, che metterebbe a repentaglio l’erogazione delle sovvenzioni di bilancio da parte dei partner di sviluppo e farebbe deragliare i tempi per la completa cancellazione del debito.

Sono queste le osservazioni fatte dal team del Fondo monetario internazionale (Fmi), guidato da Laura Jaramillo, che dal 22 febbraio al 7 marzo ha effettuato una visita virtuale della Somalia per condurre la revisione del programma economico della Somalia sostenuto dal Fmi.

“La Somalia è stata soggetta a molteplici shock, inclusi il Covid-19 e la siccità – è scritto nella nota del Fondo -. Al 24 febbraio, solo il 5,5% della popolazione è stata completamente vaccinata, principalmente a causa della mancanza di accesso al vaccino. La Somalia sta affrontando condizioni di siccità prolungate”.

Nonostante questi shock, secondo la missione Fmi, la Somalia ha conservato la stabilità macroeconomica. La ripresa economica è stata sostenuta da robuste rimesse. Data la carenza di entrate nel 2021 (principalmente perché le sovvenzioni di bilancio dei donatori sono sospese fino al completamento delle elezioni), le autorità sono state proattive nel contenimento della spesa e il disavanzo complessivo dell’1,2% del Pil è stato finanziato.

La crescita è prevista al 3,2% nel 2022, ma i rischi sono al ribasso. La crescita sarà supportata da rimesse, investimenti diretti esteri e aumento della spesa pubblica man mano che il finanziamento delle sovvenzioni sarà sbloccato una volta completato il processo elettorale. L’inflazione è prevista al 6,5% nel 2022 a causa dell’aumento dei prezzi di cibo ed energia. Si prevede che il disavanzo di bilancio si ridurrà allo 0,5% del Pil, con la ripresa delle entrate e delle sovvenzioni di bilancio.

“Tuttavia – è scritto nella nota -, i rischi a breve termine includono l’evoluzione della pandemia, l’incertezza politica correlata alle elezioni, la siccità prolungata o nuovi shock climatici, la recrudescenza dell’infestazione da locuste del deserto e le potenziali implicazioni delle incertezze geopolitiche. La mancanza di sovvenzioni di bilancio creerebbe anche rischi per il bilancio”.

Le autorità, secondo l’organizzazione finanziaria, restano fedeli nel loro impegno per le politiche e le riforme del programma, che sono fondamentali per raggiungere una crescita inclusiva e la riduzione della povertà. Le autorità continuano a basarsi sugli importanti progressi compiuti in materia di riforma fiscale. Le misure per rafforzare la capacità fiscale includono l’attuazione della legge sulla gestione delle entrate e le verifiche fiscali e il lancio di macchine per i punti vendita che trasmettono i dati sulle vendite in tempo reale agli uffici delle imposte.

“Sono benvenuti – continua la nota – i continui sforzi di mobilitazione delle entrate interne, compresi i progressi nell’ammodernamento delle dogane. Le recenti misure per rafforzare la gestione delle finanze pubbliche comprendono l’attuazione di un rigoroso processo di controllo degli impegni e la pubblicazione del bilancio aggregato e dei conti fiscali del governo federale e degli Stati membri federali. È imperativo portare avanti le riforme. Le autorità stanno anche lavorando per armonizzare il quadro giuridico per le industrie estrattive e perfezionare la procedura di gara”.

Il governo continua a fare progressi nel processo di cancellazione del debito. E, secondo l’Fmi, le autorità hanno raggiunto accordi di riduzione del debito con la maggior parte dei membri del Club di Parigi e continuano a cercare accordi con altri creditori. Sono necessari ulteriori progressi nelle riforme per raggiungere tempestivamente i punti di attivazione del punto di completamento dei Paesi altamente indebitati.

“Tuttavia, l’incertezza politica e i ritardi elettorali possono comportare la decadenza automatica del programma sostenuto dall’Fmi – conclude la nota -, che metterà a repentaglio l’erogazione delle sovvenzioni di sostegno al bilancio e farà deragliare i tempi per la cancellazione totale del debito. Per mantenere il programma in carreggiata, l’Fmi, una volta eletto un presidente, confermerebbe l’impegno delle autorità nei confronti del programma economico e dei piani dei partner di sviluppo per riprendere le sovvenzioni di bilancio. La revisione deve essere finalizzata a breve termine per evitare che il programma decada automaticamente”. 

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