Somalia, candidato presidenziale denuncia impasse delle elezioni

di claudia
Dahir Mohamud Gelle

Dahir Mohamud Gelle, candidato presidenziale dell’opposizione, ha dichiarato di non condividere il modo in cui è stato condotto il processo elettorale. Lo hanno detto alla stampa locale mentre incombe il 25 febbraio giorno in cui le elezioni legislative dovrebbero essere concluse.

Dahir Mohamud Gelle ha affermato che la cosa più importante che un Paese può fare è tenere elezioni e il voto deve essere equo e trasparente. Gelle ha detto che sono trascorsi tre anni dall’inizio della campagna elettorale, ma è ancora lontano il momento in cui il parlamento si riunirà per eleggere il presidente.

Gelle, ex ministro dell’Informazione e ambasciatore somalo in Arabia Saudita, ha affermato che l’opposizione ha fatto di tutto per garantire che si svolgessero senza irregolarità. In diverse occasioni avevano proposto che il primo ministro si assumesse la responsabilità delle elezioni. Compito che Roble sta portando avanti pur tra mille difficoltà.

“Questo perché il presidente uscente vuole usare tutti i mezzi per tornare in carica. Stiamo ancora monitorando le elezioni. Non siamo completamente soddisfatti e abbiamo visto che dominano la corruzione e le violazioni delle regole come mai prima nella storia elettorale della Somalia”, ha detto Gelle.

Ha osservato che in politica è sempre importante scendere a compromessi e che i politici devono sempre scegliere il meglio per il popolo somalo. “Siamo lontani da ciò che volevamo – ha detto -. Se accettare i risultati elettorali è l’opzione migliore per il Paese e il popolo somalo siamo pronti a farlo”.

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