Sahara Occidentale: votata risoluzione Onu, prorogata la Minurso

di claudia

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha prorogato fino al 31 ottobre 2024 il mandato della Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale (Minurso) e ha espresso il suo pieno sostegno agli sforzi compiuti dal Segretario Generale e dal suo Inviato Personale per facilitare i negoziati al fine di raggiungere una soluzione alla questione del Sahara Occidentale.

Adottando la risoluzione 2703 (2023) con 13 voti favorevoli e 2 astensioni (Federazione Russa e Mozambico), il Consiglio di Sicurezza si compiace degli sforzi compiuti dall’attuale inviato personale, Staffan de Mistura, che ha convocato in particolare le consultazioni dal 27 al 31 marzo , 2023, e incoraggia fortemente il Marocco, il Fronte Polisario, l’Algeria e la Mauritania a impegnarsi con l’inviato personale durante tutto il processo, in uno spirito di realismo e di compromesso, al fine di portarlo a compimento.

Questo testo, presentato dagli Stati Uniti, chiede inoltre alle parti di riprendere i negoziati senza precondizioni e in buona fede, tenendo conto degli sforzi compiuti dal 2006 e degli sviluppi che si sono verificati da allora, al fine di raggiungere una soluzione politica giusta, duraturo e reciprocamente accettabile che consenta l’autodeterminazione del popolo del Sahara Occidentale nel contesto di accordi coerenti con gli scopi e i principi enunciati nella Carta delle Nazioni Unite.

Pur rammaricandosi della mancanza di unanimità, gli Stati Uniti hanno osservato che votando questo testo il Consiglio ha dimostrato l’urgenza di una soluzione politica duratura per quanto riguarda il Sahara Occidentale. Gli Emirati Arabi Uniti e il Gabon hanno parlato di una risoluzione “equilibrata”, che tenga conto, secondo quest’ultimo, delle aspettative di tutte le parti, e da capitalizzare con la ripresa dei tavoli rotondi. L’iniziativa di autonomia marocchina è stata definita “seria e realistica” dal redattore americano.

Anche Francia e Gabon hanno sostenuto l’iniziativa, “l’unica soluzione se vogliamo arrivare ad un’uscita accettabile”, hanno osservato gli Emirati Arabi Uniti. La Cina ha espresso soddisfazione per i progressi compiuti dalla Missione, ribadendo la sua posizione di forte sostegno a una soluzione politica giusta, duratura e reciprocamente accettabile basata sulle risoluzioni del Consiglio. La Francia, tuttavia, ha espresso preoccupazione per la violazione dell’accordo di cessate il fuoco, invitando i responsabili a metterlo in pratica.

Pur dichiarandosi pronto a partecipare in buona fede al processo negoziale, il Mozambico ha ritenuto che, nella sua forma attuale, la risoluzione non verrà in aiuto delle parti: il testo si allontana dal mandato della Missione, “rimandando fino a successive questioni cruciali che tuttavia dovranno essere affrontate di petto”. La posizione del Mozambico si basa sulla Carta delle Nazioni Unite, secondo la quale le persone hanno il diritto all’autodeterminazione, ha affermato la delegazione.

La Federazione Russa ha dichiarato di essersi astenuta, da un lato, perché nessuna delle sue note è stata presa in considerazione dall’estensore, e dall’altro, perché la risoluzione non “darebbe soddisfazione”, vale a dire la ripresa dei negoziati diretti tra il Marocco e il Fronte POLISARIO. Alcune aggiunte hanno anche un effetto negativo sull’imparzialità del testo, con formulazioni “discutibili” emesse da delegazioni che non sono parti del fascicolo. La Russia, da parte sua, ha affermato che sta lavorando insieme a tutte le parti, invitandole ad astenersi da azioni che potrebbero compromettere la ripresa dei negoziati.

Gli Stati Uniti hanno inoltre accolto con favore i progressi nel rifornimento delle squadre della Minurso sul campo; gli Emirati Arabi Uniti hanno aggiunto di essere favorevoli ad un rifornimento “sostenibile” e non “ad hoc” della Missione.

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