Sahara Occidentale, Ong denunciano il reclutamento di bambini soldato

di claudia
bambini soldato

L’indottrinamento e l’arruolamento di bambini da parte del Fronte Polisario, il movimento per l’indipendenza del Sahara Occidentale, è stato denunciato da un gruppo di Ong che, nell’ambito dei lavori della 49a sessione del Consiglio per i diritti umani, ha organizzato un panel online sull’argomento.

Secondo diverse fonti di stampa, nel corso della discussione è stato denunciato che il reclutamento di giovanissimi da parte del Polisario continua nei campi profughi sahrawi di Tindouf, in Algeria. Secondo Abdelouahab Gain, ricercatore e presidente di Africa Watch, dal 2012 l’Algeria non ha mai presentato un rapporto sulla protezione dei bambini sul suo suolo. Il ricercatore invita la società civile e la comunità internazionale a lavorare per rafforzare il monitoraggio della situazione dei bambini nel mondo e in particolare nei campi di Tindouf.

Per Moulay Lahcen Naji, di Cidh Africa, l’organizzazione di questa conferenza sul tema dei bambini soldato è stata di fondamentale importanza. Ha sottolineato che le situazioni di guerra in Africa e soprattutto in Nord Africa incoraggiano l’arruolamento di bambini da parte delle milizie armate del Polisario nei campi di Tindouf sul suolo algerino. Ha invitato l’Unione africana e il Consiglio di pace e sicurezza dell’Ua ad assumersi le proprie responsabilità. Secondo uno dei partecipanti al panel, circa il 20 per cento dei combattenti del Polisario ha meno di 16 anni.

L’incontro è stato moderato da Dianko Lamine, presidente dell’Ong Afrique culture international Hr. Da novembre 2020 è stato rotto il cessate-il-fuoco tra gli indipendentisti sahrawi e i militari del Marocco. L’autoproclamato esercito sahrawi rivendica “attacchi” quasi quotidiani contro posizioni marocchine lungo il muro si separazione. In qualche occasione è intervenuta l’aviazione marocchina con raid di droni ma è difficile ottenere informazioni verificate.

La wilaya di Tindouf, dove si trovano i campi profughi, si trova all’estremo sud-ovest dell’Algeria. Distante dal resto dell’Algeria, è accessibile solo da  una strada proveniente dalla città di Bechar, a nord, situata a più di 800 chilometri. Di recente è stata costruita una strada verso la Mauritania, dopo l’apertura di un posto di frontiera. I campi si trovano in un ambiente arido e deserto, chiamato hamada. Le condizioni di vita sono quindi molto difficili.

Il territorio del Sahara Occidentale è stato diviso al momento della decolonizzazione spagnola del 1975 tra il Marocco nel nord e Mauritania nel sud. Sostenitori nazionalisti sostenuti dall’Algeria hanno lanciato una guerriglia di liberazione, repressa con forza dal Marocco. La popolazione sahrawi è accorsa a Tindouf, al confine con l’Algeria, dal 1976.

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