Repubblica del Congo: (quasi) tutti pronti per le presidenziali del 21 marzo

di Valentina Milani
elezioni in rd congo

Domenica 21 marzo nella Repubblica del Congo si svolgeranno le elezioni presidenziali e mentre il Paese si prepara per andare alle urne, gli osservatori della Chiesa cattolica non hanno ricevuto l’accredito per seguire il voto: lo riferisce Afp citando una lettera inviata dalle autorità ai vescovi nella quale vi sarebbe scritto che non è stato “possibile dare una risposta favorevole” alla richiesta di accreditamento fatta dalla Conferenza Episcopale del Congo. L’episcopato congolese a febbraio aveva espresso “serie riserve” sulla trasparenza e la credibilità di queste elezioni presidenziali.

A correre per la carica Denis Sassou-Nguesso, 77 anni, di cui 36 a capo del Paese (presidente dal 1979 con una parentesi tra il 1992 e il 1997), che, in cerca di un quarto mandato, affronterà sei avversari.

Le forze di difesa e di sicurezza sono state chiamate a votare in anticipo. Mercoledì 17 marzo hanno votato a Dolisie, la terza città più grande del Paese che ospita la seconda più grande zona di difesa militare del Congo Brazzaville. In questo seggio elettorale, è stato registrato un totale di 1.203 elettori. Il presidente della Commissione elettorale nazionale indipendente (Ceni) Henri Bouka ha detto ad Afp: “il voto anticipato dalla forza pubblica è una prima esperienza che stiamo provando. Altrove, in altri Paesi africani, questo voto esiste già”.  Secondo la Ceni, i risultati del voto della forza pubblica saranno contati e compilati contemporaneamente a quelli delle elezioni generali del 21 marzo.

Quasi tutti i partiti dell’opposizione hanno criticato il voto anticipato vedendolo come un rischio di frode a favore del candidato della maggioranza. I tentativi di dialogo tra il governo e l’opposizione sono del resto stati infruttuosi.

Nel frattempo è ancora detenuto l’attivista Alexandre Ibacka Dzabana, 77 anni, che è stato prelevato dalla sua abitazione l’11 marzo. E’ uno dei coordinatori della Piattaforma congolese delle Ong per i diritti umani e la democrazia, presidente del movimento M22 e membro della coalizione Tournons La Page Congo. Sarebbe detenuto alla centrale dei servizi di sicurezza. La famiglia di Dzabana è molto preoccupata per la sorte dell’anziano attivista, di cui non si hanno notizie da sette giorni. Impossibile anche per l’avvocato avvicinarsi.

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