Rd Congo: violenze nell’Est, 50mila sfollati in 11 giorni

di AFRICA
Strage di civili in Kivu

Più di 50.000 persone sono fuggite dalle loro case in meno di due settimane a seguito dei combattimenti tra le forze armate della Repubblica Democratica del Congo (Rdc) e i ribelli dell’M23, secondo i dati delle Nazioni Unite.

“Si stima che negli ultimi 11 giorni siano stati sfollati circa 50.000 uomini, donne e bambini, di cui circa 12.000 si sono rifugiati in Uganda”, ha dichiarato ieri Stephane Dujarric, portavoce del Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.

La Rdc accusa il Ruanda di sostenere i ribelli dell’M23, cosa che Kigali nega e accusa l’esercito congolese di sostenere i ribelli delle Fdlr con sede nel Congo orientale, ostili al regime di Kigali.

Il capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres aveva già chiesto una “de-escalation immediata” domenica sera dopo aver incontrato i presidenti di Angola, Rdc, Ruanda, Kenya e Senegal coinvolti nei negoziati.

Il Segretario generale, “profondamente preoccupato”, invita “tutte le parti a facilitare l’accesso umanitario alla popolazione colpita e a garantire la protezione dei civili e il rispetto del diritto internazionale umanitario.

Secondo le Nazioni Unite, i Caschi Blu “continuano a fornire supporto logistico e medico alle forze armate congolesi e a proteggere i civili”.

La missione delle Nazioni Unite nella Rdc (Monusco) ha “innalzato il livello di allerta” delle sue truppe a sostegno delle forze armate congolesi nelle operazioni contro i ribelli dell’M23 che si sono impadroniti di diverse località importanti nel territorio di Rutshuru, a nord della città di Goma, capoluogo della provincia del Nord Kivu.

Accusando il Ruanda di sostenere ostinatamente i ribelli, il governo congolese ha espulso l’ambasciatore ruandese a Kinshasa.

La comunità internazionale ha chiesto il dialogo. “Siamo costretti a negoziare con i gruppi terroristici”, ha dichiarato lunedì il portavoce del governo congolese Patrick Muyaya, mentre i negoziati tra Kinshasa e la maggior parte dei gruppi armati che operano nell’est del Paese sono previsti dal 4 al 13 novembre.

I negoziati sono condotti dalle autorità keniane per conto della Comunità degli Stati dell’Africa orientale.

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