Rd Congo – Bemba in libertà provvisoria

di Enrico Casale
jean-pierre bemba

La Corte penale internazionale dell’Aja (Cpi) ha ordinato il rilascio in libertà provvisoria, «sotto specifiche condizioni», dell’ex vicepresidente della Rd Congo, Jean-Pierre Bemba, assolto in appello venerdì scorso dalle accuse di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Bemba era stato condannato in primo grado nel 2016 a 18 anni di carcere, la pena più pesante mai inflitta dalla Cpi, per omicidi, stupri e saccheggi commessi nella Repubblica Centrafricana dalla sua milizia tra ottobre 2002 e marzo 2003.

Secondo il suo avvocato, l’ex vicepresidente dovrebbe raggiungere la moglie e i cinque figli in Belgio. Tuttavia la corte ha imposto «condizioni specifiche» per il suo ritorno in libertà: deve «astenersi dal fare dichiarazioni pubbliche sulla vicenda, non cambiare indirizzo senza preavviso, non contattare alcun testimone della vicenda e consegnarsi immediatamente alle autorità competenti se la Camera di prima istanza lo richiede».

Arrestato nel 2008, Bemba ha trascorso gli ultimi 10 anni nel centro di detenzione della Cpi all’Aja. Il processo, iniziato nel novembre 2010, è stato il primo della Cpi a riconoscere la responsabilità di un comandante militare per la condotta delle sue truppe. La Camera d’appello ha ritenuto che non è stato dimostrato che Bemba, che non si trovava in Centrafrica al momento dei fatti contestati, potesse controllare a distanza le azioni dei suoi miliziani del Mouvement de liberation du Congo.

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