RD Congo, al via i lavori del primo porto del Paese in acque profonde

di claudia
Félix Tshisekedi

Il presidente congolese Félix Tshisekedi, con la posa simbolica della prima pietra, ha avviato ieri i lavori per la costruzione del primo porto in acque profonde del Paese. L’infrastruttura verrà realizzata a Banana, nel sud-ovest della Repubblica Democratica del Congo (Rdc), lungo la costa atlantica. Secondo una dichiarazione del ministro dei Trasporti, Chérubin Okende, i lavori termineranno nel 2025.

La Repubblica Democratica del Congo è un Paese quasi senza sbocco sul mare, con solo 37 km affacciati sull’Oceano Atlantico. Attualmente i porti di cui è dotato il Paese in questo tratto di costa atlantica africana non consentono alle navi d’altura di accedere alle infrastrutture portuali nei i porti marittimi di Matadi e Boma, motivo principale per cui è stata decisa la realizzazione dell’opera. L’appalto per la realizzazione del porto, che secondo le autorità congolesi vale 1,2 miliardi di dollari, di cui 350 milioni di dollari nella sola prima fase, è stato affidato a degli specialisti del settore, la società emiratina Dp World, un’azienda “specializzata nella costruzione, gestione e manutenzione di grandi porti”, con all’attivo la realizzazione di oltre 80 porti a livello internazionale. È la terza azienda al mondo nel settore portuale.

L’accordo di collaborazione è stato firmato nel 2018 dall’ex-presidente congolese Joseph Kabila e il suo successore, Félix Tshisekedi, salito al potere un anno dopo, pur sposando il progetto ha fatto rivedere diverse clausole. Il porto di Banana, quando completato, sarà la prima grande infrastruttura economica della Rdc sull’Atlantico, un progetto che risale a più di 40 anni fa ma che non ha mai visto la luce, rappresentando da decenni un’ambizione troppo grande per l’economia congolese.

Attualmente il porto di Banana è costituito da un’unica banchina lunga circa 75 metri, che accoglie solo imbarcazioni con pescaggio inferiore ai cinque metri. Il porto in acque profonde sarà esteso su una banchina di 600 metri e una piattaforma di stoccaggio di 25 ettari, consentendo l’attracco di grandi navi portacontainer. 

Condividi

Altre letture correlate: