Nuova frattura tra Francia e Algeria

di claudia

di Céline Camoin

Cresce la tensione tra Parigi e Algeri: Emmanuel Macron richiama l’ambasciatore francese e risponde con l’espulsione di dodici diplomatici algerini dopo misure analoghe adottate dall’Algeria. Il deterioramento delle relazioni bilaterali riaccende una crisi già latente da mesi.

Emmanuel Macron ha annunciato la sua decisione di richiamare l’ambasciatore francese ad Algeri, Stephane Romatet, “per consultazioni” e di espellere dodici agenti “in servizio nella rete consolare e diplomatica algerina in Francia”, come ritorsione per analoghe espulsioni decise da Algeri.

Botta e risposta tra Parigi e Algeri fanno salire la tensione tra i due Paesi, che soltanto pochi giorni fa avevano deciso di ravvicinarsi. “Le autorità algerine si assumono la responsabilità del repentino deterioramento delle nostre relazioni bilaterali”, ha affermato Emmanuel Macron in una nota.

Il richiamo da parte della Francia del suo ambasciatore ad Algeri e l’espulsione di 12 diplomatici algerini di stanza a Parigi, annunciati martedì 15 aprile, rappresentano l’ultimo episodio di un rapporto che si era nuovamente inasprito tra i due Paesi otto mesi fa, quando Emmanuel Macron aveva espresso il suo sostegno al piano di autonomia del Marocco per il Sahara Occidentale. All’epoca era stata Algeri, fortemente contraria a questa prospettiva, a richiamare il suo ambasciatore a Parigi.

Negli ultimi mesi la crisi tra Francia e Algeria si è aggravata anche a causa dell’arresto in Francia di diversi influencer di origine algerina per aver promosso la violenza sui social media, nonché del rifiuto di Algeri di accettare diversi suoi cittadini soggetti all’obbligo di lasciare il territorio francese (Oqtf). C’è stato poi l’arresto, a metà novembre, dello scrittore franco-algerino Boualem Sansal, successivamente condannato a cinque anni di prigione dai tribunali algerini e di cui Parigi continua a chiedere la liberazione.

francia e algeria

Sulla rete X, il capo della diplomazia francese Jean-Noel Barrot, recatosi personalmente ad Algeri all’inizio di aprile, ha affermato che “le autorità algerine hanno scelto l’escalation”. “Stiamo rispondendo come annunciato – ha aggiunto il ministro -. Dialogo, sempre, ma non a senso unico”. 

Le prime conseguenze del rimbalzo della crisi diplomatica che oppone le autorità algerine a quelle francesi si fanno già sentire. Sono stati annullati due incontri economici tra Algeria e Francia: uno previsto tra i datori di lavoro algerini e il Movimento imprenditoriale francese (Medef), e l’altro riguardante una visita in Algeria del dirigente di una grande compagnia marittima francese.

Il Consiglio per il rinnovamento economico algerino (Crea) sostiene che l’annullamento è stato deciso “a seguito di un provvedimento adottato dalle autorità francesi, che sconsigliavano vivamente a un dirigente di una compagnia francese di trasporto marittimo di recarsi in Algeria per realizzare un progetto di investimento”. L’organizzazione dei datori di lavoro non fornisce dettagli sul capo dell’azienda francese ma, secondo le fonti del quotidiano algerino El Watan, si tratterebbe del colosso marittimo francese Cma Cgm, che sarebbe dovuto arrivare ieri per una visita. L’incontro tra Crea e Medef era in programma per il 19 maggio. Questa data era stata annunciata dal ministro degli Affari Esteri francese, Jean-Noel Barrot, durante la sua visita ad Algeri del 9 aprile.

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