Nigeria | «La prostituzione non è un crimine»

di Enrico Casale
prostituta

In Nigeria, un tribunale ha dichiarato che il lavoro sessuale non è un crimine poiché non esiste una legge che lo proibisca. Il giudice Binta Nyako dell’Alta corte della capitale Abuja, giovedì, ha emesso una sentenza nella quale riconosce una cifra come risarcimento a 16 donne che erano state arrestate per prostituzione nel 2017. È la prima volta che un tribunale nigeriano si pronuncia sulla legalità del lavoro sessuale.

Un avvocato che rappresenta le donne, Jacob Babatunde, ha dichiarato all’emittente britannica Bbbc che la corte ha confermato che gli agenti di sicurezza hanno violato i diritti delle sue clienti quando hanno fatto irruzione nelle loro case sostenendo che erano prostitute.

Molti osservatori ritengono che il giudizio possa avere profonde implicazioni per la nazione più popolosa dell’Africa.
L’arresto di prostitute da parte delle agenzie di sicurezza è un evento comune e, spesso, accompagnato da violenze fisiche e psicologiche. In una retata che è stata compiuta a maggio di quest’anno, oltre 60 donne sono state arrestate ad Abuja. Molte di esse hanno affermato di essere state molestate e svergognate pubblicamente. Questa sentenza potrebbe mettere al riparo le donne da questi abusi anche se, di fatto, legalizza  la prostituzione.

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