Mauritania, libero il blogger «blasfemo»

di Enrico Casale
mohamed ould mohamed m'khaitir

In Mauritania è stato scarcerato Mohamed Ould Mohamed M’khaitir. Blogger molto famoso, era stato condannato «per aver bestemmiato il profeta Maometto». I gruppi per i diritti umani avevano condotto una lunga campagna affinché le autorità giudiziarie lo rilasciassero. La battaglia è stata lunga. Nel 2017 avrebbe potuto uscire di cella, ma il governo si è rifiutato liberarlo sostenendo che la sua vita avrebbe potuto essere in pericolo perché i fanatici lo avrebbero potuto linciare.
I musulmani più conservatori avevano infatti invocato la pena di morte per lui.

Ma perché M’khaitir avrebbe offeso Maometto? Nel 2014, in un post su Fb, M’khaitir aveva messo in dubbio le scelte fatte dal profeta durante le guerre sante del VII secolo e si era anche scagliato contro il maltrattamento dei mauritani neri, a suo avviso, discriminati.

I giudici sono stati severi. Lo hanno condannato a morte per blasfemia. Sentenza poi commutata a due anni di carcere dopo l’appello. Avrebbe dovuto essere rilasciato nel 2017 perché aveva già trascorso due anni in prigione, ma folle di manifestanti musulmani conservatori hanno manifestato costringendo le autorità a trattenerlo per «motivi di sicurezza».

M’khaitir, per ottenere la liberazione, ha fatto dichiarazioni di pentimento su Facebook e in televisione. «Questo blogger è stato il giornalista dell’Africa francofona che più a lungo è stato in carcere. Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito alla sua liberazione», ha dichiarato Christophe Deloire, segretario di Reporter Senza Frontiere.

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