Marina libica respinge accuse di torture ai migranti

di Raffaele Masto

La Marina militare della Libia ha respinto le accuse mosse contro la Guardia costiera libica di aver torturato e venduto migranti a trafficanti di esseri umani. Lo ha fatto con una dichiarazione, ripresa da media locali, del suo portavoce Ayoub Qassim, che ha anche chiesto l’avvio di una indagine internazionale per appurare presunte responsabilità di ong e degli stessi migranti che secondo lui avrebbero mosso queste accuse senza fornire “prove”. Secondo il portavoce, citato dal sito Lybia Observer, gli immigrati “di solito cercano di ottenere la simpatia degli europei con le menzogne per ottenere lo status di asilo”. A smentire la versione libica c’è – oltre a centinaia di testimonianze – un recente filmato di Sea Watch che mostra una guardia costiera che accosta una imbarcazioni di migranti e li prende a frustate. Smettono solo quando la Sea Watch è “troppo” vicina e quando l’imbarcazione è sorvolata da un elicottero sempre italiano. Questo il link

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