Malawi – Tre condanne a morte per l’omicidio di un albino

di AFRICA

Il tribunale malawiano di Mchinji martedì ha condannato a morte tre persone per aver ucciso una persona con albinismo. “I tre sono stati giudicati colpevoli di omicidio e possesso di parti umane e sono stati condannati a morte”, ha dichiarato ieri il portavoce della magistratura Agness Patemba all’agenzia di stampa AFP ripresa dal AlJazeera.

Il tribunale ha giudicato Douglas Mwale, Fontino Folosani e Sophie Jere colpevoli di aver ucciso Priscott Pepuzani nel 2015 usando una barra di metallo e il manico di una zappa. I tre tagliarono gli arti di Pepuzani e seppellirono il resto del corpo in un giardino.

Si tratta della seconda sentenza di condanna a morte emessa negli ultimi mesi in Malawi per casi legati a violenze commesse ai danni di persone affette da albinismo. Un altro uomo è stato condannato a morte a maggio per aver ucciso un adolescente albino ed è stata la prima volta in cui è stata emessa una sentenza capitale. Va sottolineato che il Malawi non ha eseguito esecuzioni dal 1994, mentre ha commutato le sentenze capitali in ergastoli nella maggior parte dei casi.

A marzo, il presidente del Malawi, Peter Mutharika, appena rieletto, ha nominato una commissione d’inchiesta per indagare sull’ondata di attacchi contro le persone albine a seguito delle crescenti sulla risposta data dal suo governo agli attacchi molto frequenti nel paese dell’Africa australe.

Overstone Kondowe, che dirige l’Unione africana per le persone con albinismo, ha dichiarato di sperare che la sentenza possa in qualche modo frenare gli attacchi. “Questo è davvero un grande passo e vogliamo incoraggiare il governo del Malawi a continuare con pene severe”, ha dichiarato Kondowe e poi ha concluso: “Il pubblico riceverà il messaggio.”

In alcune regioni del continente africano le persone affette da albinismo vengono spesso uccise per alcune parti del loro corpo che vengono utilizzate in riti magici che dovrebbero portare ricchezza e fortuna.

Proprio a causa di queste credenze ancestrali, il Malawi, dove il numero degli albini è molto alto (più di 10mila secondo le stime) è uno dei paesi più pericolosi al mondo per le persone albine. Secondo Associazione delle persone albine del Malawi (APAM) nel 2014 sono stati registrati 22 morti e 148 casi di violenze. Nel paese sono state aperte solo 44 inchieste giudiziarie di cui più del 90% si cono concluse senza colpevoli.

Secondo una recente denuncia di Amnesty International solo il 30% dei casi di violenze contro gli albini viene adeguatamente investigato nel paese.

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