Madagascar, le piantine che salvano la foresta e la sanità

di claudia

di Claudia Volonterio

Per proteggere la foresta pluviale del Madagascar, vittima del disboscamento illegale, può bastare un’azione semplice ma concreta: come quella messa in atto da Fanjanirina Pascaline, detta Fanja, taglialegna nella sua precedente vita e dal 2020 a capo di un’associazione femminile che si occupa di coltivare piantine per fornirle alla popolazione del piccolo distretto di Anivorano, come merce per ottenere dei medicinali. Tutta la comunità si impegna poi a piantarle, parte attiva nella difesa del fragile ecosistema nel quale vive.

Quasi cinquanta ettari di terreno sono stati rimboscati nel distretto di Anivorano, Madagascar, da quando è intervenuta Fanjanirina Pascaline presidente della Fanjanirina Pascaline che, dopo aver passato una vita a tagliarli gli alberi, ora ha deciso di salvarli. Da ex taglialegna lotta contro l’utilizzo della foresta come mezzo per ottenere legna da ardere o carbone. “Ero una taglialegna. Ma mi sono fermata quando ho capito l’importanza di preservare l’ambiente” racconta alla BBC.

In Madagascar la situazione della foresta pluviale è seria. In soli vent’anni, il Paese ha perso il 25 per cento della sua foresta a causa del disboscamento illegale. Questo, nonostante viga dal 2000 un emendamento che sanziona il disboscamento non autorizzato.

Pascaline ha deciso di intervenire cercando di ovviare due problemi che affliggono la su comunità: la sanità e l’ambiente, fonti essenziali di vita. La donna si era accorta in particolare delle lacune dell’assistenza sanitaria nella sua regione, una fra tutti la lontananza dagli ospedali. Il suo progetto, messo in atto in collaborazione con la ong Health in Harmony che procura i farmaci, prevede lo scambio di una piantina coltivata nei vivai di Pascaline in cambio di medicinali. Uno schema che porta beneficio sia alla popolazione che si rende indipendente e ottiene un mezzo di necessità, sia all’ambiente.

L’obiettivo è quello di reintegrare la Manombo Forest in Madagascar – spiega Pascaline -ci occupiamo della coltivazione delle piantine di alberi nei nostri vivai. Sono molto importanti per noi. Le usiamo come pagamento durante le visite nelle cliniche mobili. I medicinali vengono fornite da Health in Harmony.

Il progetto con il tempo si è evoluto. L’Associazione delle donne di Anivorano ora lavora per educare e coinvolgere ogni membro della comunità in progetti di costruzione, riforestazione e assistenza sanitaria. Sono state costruite strade e scuole – si legge sul sito di Health in Harmony, creato un vivaio e iniziato a sostenere appezzamenti di rimboschimento nelle vicine foreste pluviali. Quella che era iniziata come una piccola idea è parte integrante della vita della comunità.

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