La terza edizione del Djibon, i dozo del Burkina Faso

di claudia
dozo

Si è tenuta ieri sulle rive della diga di Tanghin, a Ouagadougou in Burkina Faso, la terza edizione del Djibon, manifestazione tradizionale della confraternita dei dozo per chiedere clemenza agli antenati affinché possa tornare la pace in Burkina Faso. Lo riporta il quotidiano LeFaso.

Secondo uno dei leader della confraternita, Dia Koussé, la manifestazione non è solo un modo “per chiedere ciò che è necessario al nostro Paese” ma anche un modo per gli stessi dozo di incoraggiare le persone a tornare “alle origini”: “Le confraternite dei dozo esistono sin dall’antico Egitto, esistiamo da quando esiste l’Africa”, ha detto Koussé, che ha aggiunto che “non c’è Paese in cui non ci siano i dozo”.

I dozo sono cacciatori tradizionali della Costa d’Avorio settentrionale e del sud di Mali e Burkina Faso. Non sono un gruppo etnico, ma condividono quasi tutti la stessa lingua, il mandé, e hanno assunto un ruolo politico sempre più rilevante, soprattutto in Costa d’Avorio. In Burkina Faso i dozo, prima della crisi del terrorismo iniziata nel 2015, erano quasi tutti membri di brigate per la sicurezza locale. 

Foto di Carsten ten Brink (Licenza creative commons)

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