Kenya – Stretta su immigrati e rifugiati. Denunciati abusi

di AFRICA

Dalla fine di agosto il Kenya ha avvitato una lotta molto dura contro l’immigrazione clandestina. Il 24 agosto il ministero degli interni ha chiesto alle autorità di arrestare, incarcerare ed espellere tutti i lavoratori senza un permesso valido in un’operazione che durerà fino alla fine di novembre, secondo quanto riportato da Rfi.

Diverse centinaia di stranieri sono stati interpellati nell’ultimo periodo, mentre i gruppi difensori dei diritti umani si dicono preoccupati per via degli abusi commessi dalla polizia. Una politica che ha fatto sorgere un clima di paura fra immigrati e rifugiati nel paese.

L’imprenditore congolese originario del Sud Kivu, François Venance Alwende, vive da diversi anni in Kenya e, intervistato dalla Rfi, non contesta la lotta contro gli irregolari ma il metodo adottato delle forze di polizia. “Dicono di aver diritto di espellere i congolesi irregolari, ma ci sono delle distorsioni. Arrestano chiunque e chiedono documenti come la carta delle vaccinazioni. È un modo per cercare di estorcere denaro dalle persone. Il governo di Nairobi dovrebbe concedere una moratoria per permettere alle persone di mettersi in regola”.

Anche Amnesty International si è recentemente pronunciata su questa nuova stretta sui controlli dicendosi preoccupata che possa far aumentare i casi di xenofobia nel paese.

Alcune comunità si sentono particolarmente prese di mira come i rifugiati sud sudanesi. Più di 200 sarebbero stati arrestati il mese scorso. “La polizia ci prende di mira – afferma Ayuel Taupiny Malek, presidente di una associazione studentesca – Ci sono molti rifugiati per via della guerra civile nel nostro paese che ora si sentono insicuri anche qui. È una questione di diritti umani.”

“Anche quando siete in regola potete essere arrestati – sostiene Kuir Mayen Kui, studente in Kenya da più di dieci anni – Quando vado all’Università cerco di evitare la polizia. Viviamo nella paura”.

Questi numerosi arresti di cittadini sud sudanesi hanno creato degli attriti tra i governi di Juba e Nairobi, ma i keniani non sembrano voler ammorbidire la loro politica.

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