Kenya: sciopero dei medici, centinaia di licenziamenti

di Valentina Milani

Centinaia di medici keniani in sciopero sono stati licenziati, compreso il capo del sindacato nazionale degli operatori della sanità. Le autorità della contea di Mombasa hanno licenziato 86 operatori sanitari, tra i quali Chibanzi Mwachonda, a capo del Kenya Medical Practitioners, Pharmacists and Dentists Union (Kmpdu), dopo che il governatore locale Jeizen Faruk ha qualificato di “grave cattiva condotta” l’iniziativa di protesta del personale medico.

In un comunicato, il Kmpdu ha condannato mercoledì i licenziamenti: “L’azione di sciopero è stata l’ultima risorsa dopo che l’Unione ha seguito tutte le procedure previste dalle leggi sul lavoro e dalla Costituzione nel tentativo di risolvere la questione. Questa è una dimostrazione dei rischi ai quali tutti i governi di contea espongono ora i  medici nel paese”, si legge nel comunicato del sindacato, che chiede il reintegro immediato degli operatori sanitari licenziati. 

Secondo fonti di stampa locali, la misura porta a 514 il totale dei medici licenziati dall’inizio dello sciopero, proclamato lo scorso 2 dicembre per ritardi persistenti nel versamento dello stipendio e nella concessione di promozioni. I medici esigono inoltre di essere dotati di equipaggiamenti di protezione per il trattamento dei pazienti affetti di Covid-19.  Dall’inizio della pandemia Covid-19, decine di medici keniani sono morti dopo aver contratto il virus.

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