Kenya: al via Pakpro, per riciclare imballaggi

di Valentina Milani

Hanno preso il via in Kenya, nel fine settimana, le attività di un organismo industriale che promuoverà il riciclo di tutti i materiali di imballaggio non pericolosi nel Paese. Soipan Tuya, segretario di gabinetto del ministero dell’Ambiente, dei Cambiamenti Climatici e delle Foreste, ha dichiarato ai giornalisti a Nairobi che l’Organizzazione per la Responsabilità dei Produttori di Imballaggi (Pakpro) fornirà sussidi finanziari ai raccoglitori di rifiuti per accelerare il riciclo dei materiali di imballaggio in plastica, alluminio e vetro.

“Questa organizzazione contribuirà a spostare la nostra economia da lineare, in cui le risorse vengono prelevate, i prodotti realizzati e poi i rifiuti generati vengono scartati, a circolare, in cui le risorse vengono mantenute nella catena del valore attraverso il riutilizzo, il riciclo, la minimizzazione dei rifiuti, il leasing, la riparazione e persino la rimessa a nuovo”, ha dichiarato Tuya in un discorso letto a suo nome da Rodney Omari, segretario aggiunto del ministero dell’Ambiente, dei Cambiamenti Climatici e delle Foreste.

Omari ha affermato che il successo di Pakpro non solo andrà a beneficio dell’ambiente, ma contribuirà anche alla crescita dell’economia del Kenya attraverso la creazione di posti di lavoro. Ha inoltre sottolineato che Pakpro, che rappresenta gli importatori, i produttori, i distributori e i rivenditori di prodotti contenenti imballaggi, è desideroso di sostenere i raccoglitori di rifiuti che sono la spina dorsale dell’industria del riciclaggio del Kenya, lamentando che i raccoglitori di rifiuti lavorano in condizioni difficili e povere che spesso hanno portato alla loro emarginazione nella società.

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